Quando i prof s´arrabbiano, la protesta parte da Vittoria Non va giù la reintroduzione del maestro unico. Parte da Vittoria

 la mobilitazione dei docenti precari che non condividono la riforma annunciata dal ministro Maria Stella Gelmini (nella foto), che punta a reintrodurre il cosiddetto “maestro unico”. Una scelta contestata perché metterebbe a rischio la stabilizzazione occupazionale dei docenti precari, destinati ad essere espulsi dal sistema scolastico, e perché si rischia di cestinare un sistema formativo che funziona e che, nella scuola primaria, ha già dato ottimi risultati. All’incontro che si è tenuto presso l’Aula Magna dell’Istituto Fermi hanno preso parte poco più di cento docenti, per la maggior parte precari, con la presenza forte di docenti di ruolo, anch’essi preoccupati, sia per i risvolti occupazionali che didattici. A stimolare l’iniziativa sono stati alcuni docenti, insieme al sindacalista Cisal Filippo Blanco. La proposta che parte da Vittoria è molto forte. I docenti precari costituiranno un “comitato spontaneo” che, al d là delle sigle sindacali, o in sinergia con esse, possa farsi portavoce delle istanze della categoria e possa costituire un movimento di opinione a sostegno dell’attuale ordinamento della scuola primaria, che colloca l’Italia ai primi posti nel mondo. Una delle prime iniziative sarà l’avvio di una raccolta di firme, a sostegno della battaglia per la scuola. Questo darà forza al comitato e permetterà di interagire con altre realtà che si muovono nella stessa direzione. Tra i docenti di ruolo anche il consigliere comunale di Italia dei Valori, Fabio Prelati: “Siamo fortemente preoccupati per il risvolto occupazionale, ma anche per le conseguenze negativo che la riforma potrà avere sul sistema scolastico”. Prelati ha promosso un blog sull’argomento, all’indirizzo teamdocenti.blogspot.com. L’iniziativa avrà un seguito: tra una settimana nuovo summit per fare il punto sulla situazione e per attivare nuove sinergie anche con altre province e regioni d’Italia. Appuntamento con "Ma che bella famiglia" all'anfiteatro San Pietro (fonte cronaca di Ragusa)