«Le seconde case di Scoglitti saranno requisite dal Comune. La tutela ambientale non si fa in questo modo». Lo ha detto Francesco Aiello in una conferenza stampa nel contesto di un attacco all’amministrazione comunale. La notizia è vecchia e molti proprietari aspettavano il provvedimento da un momento all’altro. Si tratta di quelle case costruire dopo il 1976 entro i 150 metri dalla battigia del mare che non sono rientrate in sanatoria e vengono considerate abusive. I proprietari hanno pagato l’oblazione, altri hanno subito condanne penali, ma non hanno mai potuto ottenere la licenza d’abitabilità. In mancanza di una legge regionale tutte le case della costa siciliana dovranno essere requisite dai comuni. Sulla materia gli ambientalisti hanno fatto la crociata. Nel caso specifico parliamo delle seconde case costruite sul lungomare Lanterna che vanno da via dei Cefali a Costa Fenicia e dall’altra parte dal cimitero fino al promontorio di Cammarana. Prima di questa legislatura Lombardo, Totò Cuffaro provò a fare approvare una legge che trovasse una soluzione accettabile e salvasse le case della costa. I partiti e gli ambientalisti, però, hanno fatto saltare l’iniziativa in maniera bipartisan. Anche l’ex deputato del Pd Salvo Zago provò, senza successo, in favore di una legge specifica che evitasse il trauma della requisizione….. (fonte corriere di Ragusa G.L.L.)