(ASCA-SCICLINEWS) - Ragusa, 4 feb - Si rubano perfino i quadri della Via Crucis nella cappella dell'ospedale Civile di Ragusa, dove i furti sembrano siano all'ordine del giorno.

A denunciare la situazione di degrado e' il cappellano dell'ospedale, padre Giorgio Occhipinti, che negli ultimi mesi ha dovuto costatare l'aumento di questi atti di microcriminalita'. ''Mai era successo che rubassero perfino i quadri'', dice padre Occhipinti. Il cappellano, tre settimane fa, difatti non ha trovato due dei cinque quadri appesi alle pareti della chiesa e per evitare che anche gli altri tre facessero la stessa fine, li ha tolti tutti. ''Se vedete la chiesa cosi' spoglia'', ha detto laconico ai fedeli, al termine di una celebrazione, ''e' perche' qui dentro rubano ormai tutto, perfino le tovaglie dell'offertorio oltre a ripulire la cassetta delle offerte''. Alla stregua di un bigliettaio di bus, padre Occhipinti passa le sue giornate, tra una visita e un'altra, a svuotare la cassetta delle offerte. ''Inizialmente la chiudevo'', racconta, ''poi veniva sempre forzata e costava di piu' aggiustarla, cosi' la svuoto continuamente''. Dalla cappella sono sparite anche tutte le sedie. Ma queste le ha tolte il parroco che ha timore che qualcuno possa usarle per salirci sopra e rubare anche il crocifisso. Non teme invece che si possano portare via il tabernacolo, fissato sulla parete. Padre Occhipinti pero' non si perde d'animo, sta gia' facendo delle stampe che riproducono i quadri della Via Crucis, certo che nessuno avra' interesse a rubare pure quelle. Il cappellano dell'ospedale Civile e' allarmato perche' nelle ultime settimane nelle corsie dell'ospedale vagano questuanti stranieri senza fissa dimora. ''Non ne avevo mai visti cosi' tanti'', spiega il prete, ''con questo non voglio dire che siano loro gli esecutori dei furti, ma non c'e' dubbio che queste persone entrano nelle stanze, a volte i malati dormono, e magari un cellullare o una borsa in bella vista, sono una tentazione, soprattutto per chi non possiede nulla''. Gli infermieri, diafatti, raccomandano ai pazienti di non lasciare nulla di valore incustodito, perche' anche nelle stanze dei ricoverati sono aumentati i furti.