Il tempo inclemente non ha fatto desistere ieri i giovani del Pd dall’inscenare una manifestazione di protesta lungo la 514 Ragusa – Catania per mantenere alta la guardia
sul raddoppio dell’arteria, teatro di numerosi incidenti mortali. Decine di manifestanti si sono dati appuntamento nell’area di servizio di contrada Coffa. C’erano anche gli esponenti provinciali del Pd, tra cui il deputato regionale Roberto Ammatuna e il vice coordinatore provinciale Tuccio Di Stallo. Proprio Di Stallo ha tracciato il punto della situazione, dichiarando che l’iter per il raddoppio della carreggiata è ancora lungo e, proprio alla luce di ciò, manifestazioni del genere servono per dimostrare quanto il territorio tenga allo sviluppo delle infrastrutture viarie. Ammatuna si è invece soffermato sui continui «scippi» del governo Berlusconi alla Sicilia e, di conseguenza, alla provincia iblea, facendo riferimento ai 56 milioni di euro sottratti alla viabilità secondaria. Il deputato ha altresì denunciato l’inerzia del presidente della regione Raffaele Lombardo. Dalla manifestazione di protesta ha preso le distanze il comitato spontaneo «Per non dimenticare», sorto a Giarratana dopo il recente e terribile incidente mortale che ha visto la morte di quattro giovani concittadini. Secondo i componenti del comitato «non serve la demagogia o la strumentalizzazione politica su vicende così delicate. Attendiamo con fiducia – si legge in un documento – l’esito del vertice dell’Anas che si terrà a Palermo il 10 febbraio per discutere della messa in sicurezza della 514 Ragusa – Catania». Intanto il comitato ristretto che segue l´iter procedurale e tecnico per la realizzazione dell´importante infrastruttura, ha avuto modo di acquisire maggiori particolari sul progetto preliminare, a partire dalla cifra che lo Stato ha già disponibile, pari a 149 milioni di euro, per compartecipare al progetto che vede un raggruppamento di imprese quale parte privata. Il costo totale è di 898 milioni di euro perchè saranno realizzati circa la metà dei viadotti e delle gallerie inizialmente previste. Mancano ancora 217 milioni di euro per la parte pubblica.