A Chiaramonte Gulfi muta l’assetto del consiglio comunale. Il capogruppo della maggioranza Salvatore Vargetto si è dichiarato indipendente ed ha lasciato il gruppo che appoggia

 la giunta Nicastro. Un annuncio che non ha colto di sorpresa gli addetti ai lavori. A Chiaramonte il clima politico è mutato. La maggioranza non è più compatta come prima e qualche divisione comincia ad affiorare. Se diciotto mesi fa i partiti si sono scomposti nelle grandi alleanze che sostennero i due candidati, oggi non è più così. I partiti riprendono man mano il loro posto e le posizioni si differenziano. Vargetto era stato assessore ai Servizi sociali della prima giunta Nicastro. Sulla base degli accordi pre-elettorali non è riuscito ad avere un assessorato. Il suo disagio è cresciuto negli ultimi mesi, anche per la mancata condivisione di alcune scelte amministrative. Vargetto ha sollecitato la giunta soprattutto sulla manutenzione delle scuole e sul mancato completamento del Palazzo muinicipale, che costringe il comune ad affrontare le spese di affitti. Ma Vargetto parla anche di «posizioni anarchiche» all’interno della maggioranza della lista «Nicastro sindaco» e lancia un appello alla coesione. Lui, per ora, sarà indipendente. Ma non siederà tra i banchi dell’opposizione Il sindaco, Giuseppe Nicastro, però, va avanti per la sua strada. Ricorda che, nella passata consiliatura, ha guidato la città con l’appoggio reale solo di quattro consiglieri comunali. Le difficoltà non lo spaventano e anche se la situazione consiliare dovesse cambiare, continuerà a guidare la città rispettando il mandato che la città gli ha dato, diciotto mesi fa, con più del 60 per cento dei suffragi (fonte corriere di Ragusa .F.C.)