Presenta scottature di secondo grado sul 40% del corpo dopo essersi trasformato in una torcia umana. Un tunisino di 30 anni, bracciante agricolo, è stato ridotto

 in fin di vita da alcuni suoi stessi connazionali, che gli hanno dato fuoco per vendetta. Il branco di immigrati avrebbe accerchiato la vittima nella piazza principale di Roccazzo, piccola frazione di Chiaramonte Gulfi, gettandogli addosso della benzina e poi un fiammifero acceso. Le fiamme hanno in pochi secondi avvolto il tunisino. Sono stati gli increduli cittadini che hanno assistito alla repentina scena a cercare di spegnere il rogo che stava bruciando vivo l’immigrato, mentre gli aggressori fuggivano. Dopo le prime cure al «Regina Margherita» di Comiso, il tunisino è stato trasferito al centro grandi ustionati di Palermo, dove si trova ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono gravissime. Il branco di tunisino è ricercato dai Carabinieri di Vittoria per tentato omicidio. Non è semplice risalire all’identità degli aggressori, anche a causa delle scarse indicazioni fornite dai testimoni. La vittima non è in grado di parlare per fornire indizi utili all’individuazione di coloro che gli hanno dato fuoco per motivi ancora sconosciuti e comunque legati a litigi tra immigrati, presenti in buon numero nella frazione montana (fonte corriere di Ragusa)