I "frutti" dell´albero velenoso, ora il pattume pende dai rami Serve maggior senso civico dei residenti e più impegno dell´Ato A Ragusa la sensibilizzazione

al rispetto dell’ambiente ha prodotto i primi frutti… sugli alberi. Lo si vede chiaramente sulle sponde della diga di Santa Rosalia, dove è facile imbattersi in rami carichi di sacchi gonfi e maturi di ogni tipologia di rifiuti (nella foto): dalle bottiglie di plastica alle batterie usate. Buste ben chiuse e sistemate con cura tra le fronde che circondano lo specchio d’acqua. Quello che si dice il "frutto" dell´albero velenoso. Non è un risultato da poco: sotto, all’ombra di queste caricature di alberi di natale, non si contano le mini discariche e i tappeti di profilattici. Adesso però occorre incentivare l’educazione ambientale per compiere il salto di qualità successivo: i rifiuti non devono pendere dai rami, stanno meglio negli appositi cassonetti. Un passaggio di civiltà che richiede in primo luogo un maggior senso civico da parte dei residenti del capoluogo ibleo, ma anche da parte dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) Ambiente Ragusa attraverso progetti concreti. Iniziative che vadano ben oltre le sfilate e gli spettacoli di sensibilizzazione, come quello tenutosi a Comiso il 3 settembre con gli “Amici di Maria De Filippi”, che si sono esibiti in occasione della “Giornata Verde” mentre la diga di Santa Rosalia esibiva ai turisti di passaggio uno spettacolo tutt’altro che verde. (fonte corriere di Ragusa F.T.)