e di alcuni cassonetti Redazione Proseguono le indagini dei carabinieri per far luce sugli incendi di contrada Torrepalombo che hanno colpito due fratelli sciclitani, di 57 e 60 anni, le cui proprietà distano pochi chilometri l´una dall´altra. Ignoti hanno prima dato alle fiamme un cassonetto in fondo alla via San Bartolomeo, nell’intersezione con via Guadagna, poi hanno incendiato la motoape di un sessantenne, bracciante agricolo di Scicli. Hanno proseguito il loro raid incendiando un deposito alimentare di proprietà di un sciclitano di 57 anni, operatore sanitario al "Busacca". I piromani hanno poi incendiato un altro cassonetto, all’intersezione tra la fine di via Guadagna e la strada che porta al serbatoio comunale di San Matteo. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco del distaccamento di Modica. Le due vittime degli attentati incendiari sono state interrogate dai carabinieri, che cercano di capire l’ambiente e il contesto sociale in cui sono maturati i quattro episodi, tutti a breve distanza di tempo l’uno dall’altro. I due fratelli avrebbero dichiarato di non aver ricevuto minacce o richieste di carattere estorsivo. Risale al 16 ottobre scorso l’incendio di un deposito di fieno nella stessa contrada. Anche allora l’incendio fu di chiara matrice dolosa. Che il clima in quella contrada non sia sereno non è un fatto nuovo.