«Condividiamo nei suoi principi generali il Piano di rientro sulla Sanità siciliana, tendente ad evitare il commissariamento. Tuttavia, dalla lettura dei dati relativi alla rimodulazione

 dei posti letto ordinari e di Day Hospital, non possiamo fare a meno di evidenziare una contraddizione tra quanto enunciato dal Piano stesso, che stabilisce in 3,5 posti letto per mille abitanti il parametro per l’individuazione dei posti letto in ogni Ausl, e i tagli previsti in Provincia di Ragusa, che di fatto fissano in 2,5 posti letto per mille abitanti tale parametro». Insomma, la Cisl di Ragusa promuove a pieni voti i tagli agli sprechi previsti dal Piano di rientro sulla Sanità siciliana, ma boccia la distribuzione dei tagli di posti letto prevista nella provincia iblea. La quale, è scritto in una nota dell’organizzazione sindacale, «può essere suddivisa in tre distretti: il distretto di Ragusa, circa 90.000 utenti; il distretto di Modica, circa 110.000 utenti; il distretto di Vittoria, circa 90.000 utenti. In essi insistono tre poli ospedalieri (Polo Ragusa Ompa-Civico, Polo Modica-Scicli e Polo Comiso-Vittoria), ed è indispensabile garantire una distribuzione omogenea su tutti e tre i distretti di tutte le attività specialistiche ospedaliere». In che modo? «Il taglio ‘eccessivo’ dei posti letto previsti dal Piano di rientro – spiega la Cisl nella nota – dovrebbe essere rimodulato intervenendo meno nell’ambito della Ausl 7 che insiste sui due distretti di Modica e Vittoria». Tutto ciò è importante per un servizio al cittadino più efficiente, ma non basta: «Una rete ospedaliera efficiente – conclude la nota della Cisl – necessita anche di una rete sanitaria territoriale capace di rispondere tempestivamente alle richieste dell’utenza, risultato questo ottenibile attraverso la riorganizzazione delle guardie mediche, il potenziamento degli ambulatori specialistici territoriali e il potenziamento dei consultori» (fonte corriere di Ragusa. F.T.)