«Querelate i propalatori di illazioni che affermano presunte connivenze di alcuni commissionari ortofrutticoli con la criminalità organizzata».

 L’invito ad adire le vie legale, rivolto al presidente dei Commissionari ortofrutticoli Giovanni Cannizzo, piuttosto autorevole, è dell’assessore regionale al Lavoro Carmelo Incardona (nella foto). La vicenda mercato tiene sempre banco. Prima i controlli delle forze dell’ordine, poi la polemica per la doppia attività, la settimana scorsa l’approvazione dello statuto per costituire la srl mercantile. «Poniamo fine a queste illazioni», dice Incarona. Sebbene la struttura di Fanello sia ormai in crisi irreversibile, sono molte le attenzioni attorno al mercato. «Considerata la grave crisi economica che stiamo attraversando –scrive Incardona ai commissionari- con una congiuntura particolarmente negativa e paesi extracomunitari che, con la loro agricoltura a basso costo e completamente deregolarizzata stanno mettendo a dura prova le quotazioni dei nostri prodotti d’eccellenza, sono dell’opinione che di tutto abbiamo bisogno fuorché delle deliranti affermazioni di chi cerca di attrarre su di se un po’ della perduta attenzione dei media». Mentre sono in corso lavori per rifare le regole dentro il mercato alla luce della società a capitale misto pubblico-privato, Incardona torna a rinfocolare il dibattito con dichiarazioni che faranno discutere: «La struttura di Fanello è, e sarà ancora per tanti anni, il fulcro dell’economia vittoriese che dà lavoro e sostentamento a migliaia di famiglie del settore e dell’indotto, pertanto, essa va tutelata in ogni modo, insieme all’immagine di una città nel suo complesso onesta e laboriosa. Invito l’associazione a valutare se non sia opportuno querelare chi avanza tali gravi accuse al fine di stimolare una verifica definitiva che ponga fine a queste illazioni». G.L.L.