"Ammettere , così come ha fatto pubblicamente il segretario provinciale dell´Udc, che il motivo della crisi alla provincia sia dovuto ai concorsi è, a nostro modo di vedere le cose,

 notizia di reato". Non ha avuto peli sulla lingua il vice coordinatore provinciale del Pd Tuccio Di Stallo (nella foto) nel commentare le ultime vicende legate alla crisi dell centrodestra alla Provincia. "Chiederemo l´annullamento del bando e inoltreremo ricorso al Tar - ha quindi aggiunto - perchè crediamo si stiano consumando una serie di passaggi non casuali ma funzionali ad un sistema che ha consentito il controllo, da parte della politica, di questi centri di comando. Così non può andare. E´ come se qualcuno stesse preparando la successione ad Antoci e per farlo ha bisogno di installare dei propri riferimenti in settori cruciali dell´ente". Lo stesso Di Stallo, assieme al coordinatore provinciale Pippo Digiacomo, ai consiglieri provinciali Venerina Padua e Angela Barone, al capogruppo al Comune di Ragusa Nino Barrera, hanno spiegato che da questo momento in poi il livello di guardia del Pd, su questa come su altre pratiche ambigue, sarà più elevato di quanto non accaduto in passato. "In un momento complesso come quello che stiamo vivendo per la crisi economica internazionale - ha detto Digiacomo - in cui bisognerebbe dare risposte alla comunità, la Provincia va in crisi perché non si sono trovati gli equilibri spartitori. Mi viene da pensare che l´ente di viale del Fante si stia strangolando in quello che può essere definito il gioco del potere. E gli interessi della comunità? Relegati all´ultima istanza. Non è possibile avere ridotto così a zero il livello di attese dei cittadini del nostro territorio. Se chiediamo a bruciapelo che cosa si attende oggi il cittadino ibleo dall´ente di viale del Fante - conclude Digiacomo - sono convinto che, nel novantanove per cento dei casi, otterremo come risposta "nulla". Che senso ha mantenere ancora in vita un ente in questo modo?". (fonte corriere di Ragusa)