Una riunione dove l’assessore ha evidenziato i problemi legati alla carenza di organico nel settore. Fatto che incide notevolmente sulla garanzia del decoro urbano. «La situazione ambientale – ha detto Pellegrino – non è garantita da un servizio efficiente. Ispica avrebbe infatti bisogno di un numero maggiore di unità lavorative: otto operatori sono evidentemente troppo pochi rispetto al lavoro che dovrebbe essere svolto per la pulizia della città . Per migliorare questa situazione – ha evidenziato – il Comune si è già attivato. Presto il numero dei netturbini dovrebbe crescere a 40 e, nel mese di febbraio, partiranno i lavori per la raccolta differenziata porta a porta, dopo un bando di gara che affiderà ad una ditta le attività di raccolta. La raccolta differenziata, che oltre a tutelare la nostra città ci permetterà di risparmiare nel conferimento dei rifiuti, sarà inoltre preceduta da un’adeguata campagna di sensibilizzazione e informazione promossa da Ato Ambiente, che consentirà ai cittadini di capire e agire meglio in materia di differenziazione dei rifiuti». Sarà invece difficile che sia esaudita la richiesta avanzata dal comitato. «Ispicambiente» ha richiesto l’apertura pomeridiana dell’oasi ecologica comunale, in modo da combattere in maniera decisiva il fenomeno delle discariche abusive che deturpano il paesaggio. L’assessore non ha fornito garanzie in tal senso, ma ha anticipato che l’Oasi sarà dotata di attrezzature moderne per la raccolta dei rifiuti, usufruendo di un finanziamento che scaturirà da un progetto redatto a tal fine. «Il Comitato – ha detto il coordinatore Ignazio Spadaro – s’augura che il progetto di « una Ispica più pulita e vivibile» si realizzi davvero e che nessun ostacolo si interponga (come accaduto in passato) all’attuazione di quanto promesso». (fonte corriere di Ragusa E.B.)