Ci sono anche gli abusivi dell’acqua. Sono quanti prelevano la preziosa risorsa lungo il tragitto che porta l’acqua dai pozzi

 alle conduttura pubblica. Il sistema non è di difficile attuazione e paga anche perché i controlli sono inesistenti o quasi. Il risultato per quanti sono allacciati alla rete pubblica è devastante. Al quartiere S. Cuore l’acqua arriva con il contagocce e solo a giorni alterni e in determinate ore della giornata. Se condomini e case singoli non si organizzano con motorini e recipienti non c’è via di uscita perché di acqua ne vedranno veramente poca. Uno dei casi segnalati da Nino Cerruto, consigliere comunale di Nuova Prospettiva, che ha da tempo insistito sul tema dell’acqua, è quello riguardante la sorgente di Cappellazzo. Questa rifornisce due zone delicate e sensibili del quartiere S. Cuore che dovrebbe usufruire, ma solo in teoria, di una portata di otto litri al secondo proveniente da Cappellazzo. Succede invece che prima che l’acqua sia immessa nella conduttura pubblica la porta si riduca poco meno di un litro al secondo. « Ci vuole un piano di conservazione delle risorse idriche – dice Nino Cerruto- Non è possibile che la gente rubi l’acqua che è un bene di pubblica utilità. Bisogna creare uno zona di protezione di almeno un chilometro attorno alle sorgenti di approviggionamento scoraggiando tutti i potenziali abusivi». Disagi idrici interessano in questi giorni anche parecchi quartieri di Modica Alta. D.G.