Sono pronti a scendere in piazza i circa 300 dipendenti delle 14 cooperative sociali. Un riunione sindacale è stata programmata per questo pomeriggio nella sede della Camera del lavoro

 per concertare le iniziative di protesta. La situazione è sempre la stessa. In un comune dove i dipendenti della società pubblica «Multiservizi» hanno incrociato le braccia per la mancata erogazione di quattro mensilità, i dipendenti della cooperative soffrono almeno il doppio. I loro arretrati arrivano anche a otto mensilità e, addirittura, per un paio di cooperative si rasenta addirittura l’anno intero. Una situazione inaccettabile che aveva già spinto circa cinque mesi fa i dipendenti ad occupare l’aula consiliare, alla vigilia della amministrative. L’assemblea permanente, che durava da undici giorni, si era alla fine sciolta una volta dopo l’accettazione, da parte della banca tesoriera, dei mandati di pagamento per 186mila euro, che erano stati sufficienti a coprire appena due mensilità, una delle quali era stata anticipata dalle stesse cooperative ai dipendenti. La medesima situazione aveva interessato anche i netturbini. Quella di cinque mesi fa, che aveva fatto gioire lavoratori e sindacati, si è adesso rivelata essere una vittoria di Pirro. Nulla è cambiato e, anzi, si naviga dritto verso un peggioramento della situazione, di per sé già abbastanza critica. I dipendenti delle cooperative non hanno ancora incrociato le braccia per non privare le fasce deboli, in primis anziani e diversamente abili, di servizi per loro indispensabili, quali l’assistenza domiciliare e il trasporto a domicilio. Ma questi stessi servizi non possono più essere garantiti perché mancano, di fatto, anche i soldi per poter rifornire di carburante i mezzi privati con i quali i dipendenti si recano al lavoro e, soprattutto, quelli pubblici per l’erogazione dei servizi. (fonte corriere di Ragusa D.G.)