Il Movimento per l’autonomia, ad Ispica, si colloca all’opposizione. È quanto si evince dal documento firmato da Riccardo Minardo, deputato regionale del movimento,

 e dai commissari provinciali Rosario Burgio, Pietro Barrera e Gianni Di Stefano. Quel che era ormai divenuto un «caso» in provincia ( i due consiglieri comunali del movimento si trovavano l’una nei banchi della minoranza, l’altro in quelli della maggioranza) si è risolto con un clamoroso «scacco matto» messo a segno dal consigliere Anna Maria Gregni che vede affermata dai vertici la sua linea politica in città. La notizia è stata diffusa ieri, sortendo l’effetto di un fulmine a ciel sereno. Nella nota, infatti, è stata addirittura «confermata l’opposizione all’amministrazione Rustico». Fatta chiarezza dai vertici del movimento, si inizia ad aprire un varco sui possibili, futuri scenari politici relativi alle elezioni amministrative nel 2010. In sostanza, quel che è già accaduto a Modica potrebbe verificarsi ad Ispica: il Mpa diviene alleato del Partito democratico, sceglie un candidato sindaco efficace e magari si aggiudica la vittoria alle prossime elezioni, producendo ad Ispica la terza alleanza spuria del movimento, dopo Modica e Vittoria. Città nelle quali amministra insieme con il centrosinistra, a dispetto dell’allineamento regionale che vede il Mpa governare con il centrodestra. Scontata la domanda a Minardo, raggiunto telefonicamente, sull’ambivalenza del movimento in consiglio comunale. «Ad Ispica – risponde il deputato – il Mpa non si è mai alleato con la maggioranza, né tanto meno il movimento ha offerto e garantito un appoggio esterno all’amministrazione comunale. Nei prossimi giorni – Minardo fa l’annuncio con i commissari – sarà inaugurata una sezione dove si affronteranno i progetti di sviluppo del territorio e le problematiche cittadine pur confermando l’opposizione all’amministrazione Rustico». All’entusiasmo di Gregni, si contrappone lo stupore di Garofalo. Contattato telefonicamente, il consigliere non ha fatto mistero di non essere a conoscenza del documento e di non volere rilasciare alcuna dichiarazione. (fonte corriere di Ragusa E.B.)