Nel "sottosopra" della Valle dei Tempi, tra storia e antichi culti

Di Maria Cacioppo -"Mai in tutta la vita ci fu dato godere una così splendida visione di primavera come quella di stamattina al levar del sol... Lo sguardo spazia sul grande clivo della città antica, tutto giardini e vigneti...

verso l'estremità meridionale di questo altipiano verdeggiante e fiorito si vede elevarsi il Tempio della Concordia, mentre a oriente stanno i pochi ruderi del Tempio di Giunone" (Wolfgang Goethe) La Valle dei Templi è l'area archeologica della città di Agrigento in Sicilia, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Area archeologica sicuramente tra le più belle d’Italia, nonché la più grande del mondo, ed è davvero un luogo magico. La nascita della polis agrigentina è legata allo sviluppo della polis: la città, infatti, fu fondata nel 581 a.C. da alcuni abitanti di Gela, originari delle isole di Rodi e Creta, col nome di Ἀκράγας (Akragas), dall'omonimo fiume che bagna il territorio. Fu una delle principali città del mondo antico, centro urbano importante sia economicamente che politicamente. L'insediamento fu protetto nel VI secolo da un sistema difensivo, consistente in un circuito di mura che sfruttava le caratteristiche topografiche del luogo, costituito dal pianoro su fianco di colline che dominavano il litorale e di cui la "valle dei templi" occupava il margine sud e non costituiva l'acropoli, localizzata invece più a monte, in corrispondenza del nucleo medievale dell'attuale città. L'espansionismo militare di Akragas ebbe particolare impulso al tempo del tiranno Terone (488-473 a.C.) e della vittoria sui Cartaginesi. Seguì un periodo di rivalità con Siracusa. I grandi templi, costruiti nel V secolo, testimoniano comunque la prosperità della città. Dopo il saccheggio da parte dei Cartaginesi, nel 406 a.C., seguì un periodo di decadenza della città, che comunque fu ricostruita. Dal 262 a.C. Agrigento entrò nel dominio romano, restando tuttavia una città importante. A partire dal VII secolo la città si impoverì e si spopolò ed il centro urbano si ridusse alla sola collina dell'acropoli, venendo così abbandonate sia l'area urbana, che la zona dei templi. La Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di ben dodici templi in ordine dorico, tre santuari, una grande concentrazione di necropoli, opere idrauliche come ad esempio il giardino della Kolymbetra; le fortificazioni; splendidi l'Agorà inferiore e superiore. Il Tempio di Hera Lacinia, o tempio di Giunone, il Tempio della Concordia, il cui nome deriva da un'iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze dello stesso tempio, costruito anch'esso nel V secolo. Il Tempio di Zeus Olimpio, edificato dopo la vittoria di Himera sui Cartaginesi (480-479) per onorare Zeus, il tempio più grande di tutto l'occidente antico e unico nell'architettura del suo genere, caratterizzato dalla presenza dei telamoni, immense sculture alte sette metri e mezzo, raffigurazioni di Atlante che sorregge la volta celeste. Oltre alle visite che vengono fatte dai tanti turisti nella valle dei templi, fino al 15 settembre è possibile effettuare una speciale visita dedicata all’esplorazione di particolari strutture riconducibili all’attività di necropoli delle prime comunità di cristiani agrigentini: vale a dire un percorso sotterraneo nella Valle dei Templi di Agrigento a cura di CoopCulture. Una visita "al contrario", un cammino negli spazi più nascosti di quello che è un luogo che parla di storia antica, di culti e di usanze: CoopCulture apre le porte del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento per degli speciali percorsi sotterranei. Il percorso di visita è dedicato all’osservazione dei cambiamenti avvenuti in alcuni punti della Valle da parte delle prime comunità di cristiani del luogo. Iniziando dal cancello d’accesso a Villa Aurea, il tour entra da subito nel vivo con la visita all’Ipogeo E, una catacomba rinvenuta sotto la Villa. Al suo interno sono custoditi alcuni materiali provenienti da contesti inseriti nel percorso di visita che documentano la religiosità cristiana dei primordi. L’itinerario prosegue costeggiando esternamente un tratto delle antiche mura di difesa greche: passeggiando alla base del costone verticale della Collina dei Templi si giunge fino al bivio tra la cosiddetta necropoli romana “Giambertoni” del II sec. a.C. e l’accesso meridionale alla Grotta Fragapane, la catacomba più grande della Valle dei Templi. Attraversando la Grotta Fragapane si giunge alla necropoli sub-divo, frutto di un intenso lavoro che ha trasformato radicalmente l’originario contesto greco. Il tour si conclude innanzi al Tempio della Concordia.(Maria Cacioppo)