Le giovani generazioni, oggi vedono il carretto nelle sfilate folkoristiche o in alcune piazze dove viene mostrato come cimelio antico, trainato da cavalli impennacchiati impreziositi da finimenti antichi e multicolori. Ma quello del carrettiere (foto accanto) fu un mestiere duro, che per lungo tempo ha rappresentato il mezzo di trasporto di persone e cose. Veniva usato in campagna per trasportare persone e cose, lo si usava nei trasferimenti di merci, lo si usava in tutte le occasioni che necessitava un mezzo di trasporto. Il carrettiere, che era il conducente, non di rado faceva solo questo mestiere e lavorava per conto terzi, essendo proprietario del carretto, trainato generalmente da muli e da cavalli. Non era di tutti sapere costruire un carretto, per cui esistevano botteghe particolari, dove un pezzo alla volta il carretto veniva costruito utilizzando pialle, asce, seghe e scalpelli vari. Quando il carretto era pronto, passava nelle mani di un altro artigiano “lu carraturi” (foto a destra) , che provvedeva a costruiti le ruote i fusi e quantaltro necessario per rendere pronto all’uso quel tradizionale mezzo di trasporto. Carrittiri e carraturi, sono ormai personaggi del passato, che nelle occasioni che ci vengono date, rivediamo e ricordiamo con nostalgia, perché ricordano altri tempi quando la società non andava di corsa come oggi e le persone avevano il tempo di soffermarsi e di socializzare, rendendo più umane e comprensive le persone. (SA)