DOPO IL PARERE DEL GARANTE SULLE LISTE DEGLI ELETTORI COMITES SI FAVORISCA UN IMMEDIATO AVVIO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE Il parere del Garante della privacy, richiesto dal Ministero degli Esteri con uno zelo che continuiamo a considerare eccessivo e fuor di luogo, scioglie la riserva sul diritto di accesso dei candidati e dei rappresentanti di lista agli elenchi degli elettori che saranno chiamati a rinnovare i COMITES con voto per corrispondenza. Un parere, quello del Garante, che nella sostanza risponde ad un’elementare esigenza di un'elezione democratica: far conoscere le liste, i programmi, i candidati, in modo da mettere gli elettori nella condizione di scegliere consapevolmente. Spiace - e lo abbiamo detto per iscritto al Ministro Gentiloni- che ancora una volta ad una legittima esigenza degli italiani all'estero, anziché rispondere semplificando e sostenendo, si sia risposto complicando e burocratizzando. Ad ogni modo, ora la situazione è superata, anche se l'ulteriore incertezza diffusa in quest’ultimo mese rischia di erodere il già breve tempo di una campagna elettorale di appena tre settimane, che dovrà fare i conti per altro con il funzionamento degli uffici postali dei tanti Paesi nei quali si vota. Ci auguriamo che questa vicenda serva almeno a mettere un punto fermo per il futuro. E’ il caso, ora, di continuare tutti a lavorare affinché l'espressione reale del voto non si allontani di molto dalla richiesta di partecipazione, che già manifesta evidenti segnali di problematicità. Dopo che i COMITES saranno stati ricostituiti, come abbiamo già detto in diverse occasioni, sarà necessario riflettere in modo serio sullo stato dei rapporti tra le nostre comunità e le istituzioni italiane, alla luce della crisi e dei cambiamenti di questi anni e dell’esigenza di ricalibrare un modello di rappresentanza che guardi al futuro. Sarà necessario interpretare con onestà intellettuale la realtà per quella che veramente è, anche alla luce della ripresa dell’emigrazione ormai in atto da alcuni anni in modo inequivocabile. I fatti ci dicono che se aggiungere problemi a quelli che già ci sono è un atto poco responsabile, restare fermi al passato o seduti sui problemi del presente rischia di essere poco producente e lungimirante. I deputati PD Estero: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta