Chi pensava che in qualche modo il mondo politico italiano fosse rinsavito, deve fare i conti con una cocente delusione figlia dallo scarso coraggio dei capi politici più importanti o forse dalla tacita accondiscendenza dettata dalla convenienza, che fanno sì che non hanno messo mano ad una necessaria riforma della legge elettorale.

di SANTO STRATI – Buon anniversario, Bronzi. Se per voi, eroi venuti dal mare, è un compleanno in fondo modesto (cosa sono 50 anni contro i 2500 portati splendidamente?), per i nostri amministratori locali e regionali è forse l’occasione giusta per rimediare a cinque decenni di noncuranza e trascuratezza.

Giuseppe Giulietti (foto accanto) - 12 Agosto 2022 Condividi Silvio Berlusconi, in questo caso “per fortuna che Silvio c’è”, si é ripreso la scena e ha mandato in frantumi il tentativo di “automoderazione” di Giorgia Meloni. Così, durante una intervista, ha annunciato lo stravolgimento della Costituzione, il presidenzialismo a reti unificate,

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Sono trascorsi settantotto anni dai giorni dell'eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L'orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignità e della libertà delle persone.

Anche se mi ero impegnato con voi a tornare alla fine di agosto non posso esimermi dall’intrattenervi su due novità degli ultimi giorni: le dimissioni del Presidente della Regione Musumeci e l’approvazione da parte del governo nazionale del cosiddetto Decreto Aiuti bis. Vi parlo delle dimissioni di Musumeci non come pretesto per giudicare l’operato del suo governo,