Le guerre, portano distruzioni, morti, profughi in cerca di asilo, stenti, panico, incertezza del domani e tanti altri sentimenti che diventa difficile elencare. Le guerre però, spingono in avanti l’industria delle armi ed allora in tutte ,le guerre, c’è sempre chi ci guadagna e si arricchisce e chi invece paga il conto.

Il conto lo pagano tutte le popolazioni coinvolte, costrette a sopportare disaggi, aumento dei prezzi delle materie prime e dei generi di prima necessità, preoccupazioni per un domani difficile da programmare a causa degli imprevisti di cui inevitabilmente si ammanta la guerra e i piani di chi attacca e di chi si difende. Qui di seguito, abbiamo riportato un servizio sul movimento degli armamenti e dei paesi produttori e consumatori coinvolti, per dare un’idea di come, di chi e perché si muovono le trame di una guerra. (SA)

Non stupisce che in cima alla classifica degli esportatori di armi primeggino gli Stati Uniti, che hanno conquistato negli ultimi 4 anni ancor più peso: dal 30 al 36% delle esportazioni totali. Seguono Russia (che fornisce soprattutto India e Cina), e, a notevole distanza, la Francia. Quest’ultima ha incrementato del 43% il proprio peso nelle esportazioni globali, essendo passata nell’ultimo quadriennio da una quota del 5,1 al 6,8%.

 

I maggiori compratori di armi, invece, si confermano i sauditi, con una quota del 12% rispetto alle importazioni totali. Seguono India (9,5%) ed Egitto (5,1%). (Nel grafico in basso, la “torta” dei maggiori importatori di armi). L’Italia è il 20esimo importatore di armi nella classifica globale; per il 59% delle armi importate i fornitori sono gli Stati Uniti, seguiti da Germania e Israele.

Uno degli aspetti più eclatanti che emergono dai dati del Sipri è la crescita delle importazioni di armi da parte dei Paesi del Medio Oriente: fra 2014 e 2018 le importazioni sono cresciute dell’87% rispetto al quadriennio precedenti. In particolare, in quest’area dominano gli acquisti dell’Arabia Saudita (33%), seguiti da quelli dell’Egitto (15%), Emirati arabi uniti (11%) e Iraq (11%). Oltre metà (54%) delle armi importate dal Medio Oriente hanno una sola provenienza: Stati Uniti d’America