COMUNICATO FILEF Nazionale - L’ennesima straziante tragedia al largo delle coste italiane mostra la terribile indifferenza delle classi dominanti per la vita delle persone, persino di quelle di bambini innocenti, che fuggono dalla guerra e dalla povertà causata dalle scellerate politiche neo-colonizzatrici e imperialiste che affliggono i loro Paesi.

L’ipocrisia che traspare dal fiume di parole inutili che accompagna ogni tragedia, pronunciate anche da esponenti del governo italiano e dai rappresentanti delle istituzioni europee, mostrano semplicemente la strumentalizzazione senza scrupoli della morte di migliaia di persone per fini politici. Un’ipocrisia che si realizza anche nelle proposte di voler fermare le partenze di chi vuole raggiungere l’Europa, che significherebbe solamente rinchiudere le persone con muri e barriere per tenere la disperazione della loro situazione lontana dai nostri occhi. I Paesi europei sono tra i principali responsabili delle condizioni di disperazione in cui vengono costrette milioni di persone e quindi devono farsi carico di queste responsabilità, istituendo immediatamente dei corridoi umanitari per accogliere in sicurezza chi emigra, utilizzando le risorse che oggi vengono consegnate a regimi autocratici perché rinchiudano persone disperate in campi profughi e gli impediscano di trovare un futuro migliore. E’ impossibile fermare le migrazioni di necessità senza fermare guerre, ingiustizie, disuguaglianze che vengono alimentate dalle politiche di profitto e che creano disperazione e povertà dilaganti. Come FILEF ribadiamo il diritto delle persone alla libertà di movimento e alla ricerca di una vita migliore, che devono essere garantite con passaggi sicuri e con l’abolizione delle leggi come la Bossi-Fini, che criminalizzano coloro che cercano di garantire un futuro più dignitoso ai propri figli. Purtroppo anche dal mondo dell’emigrazione italiana c’è un sostanziale fragoroso silenzio su questi fatti. Chiediamo agli italiani all’estero, che hanno una grande memoria di tragedie simili e hanno vissuto la mancanza di solidarietá sulla propria pelle, di farci sapere cosa ne pensano, quali sono le loro riflessioni ,attraverso i canali Telegram e Whatsapp di Radio Mir. o anche dei contributi scritti che pubblicheremo sui siti della FILEF. Lo strazio dei corpi di bambini innocenti che galleggiano senza vita sull’acqua o giacciono riversi sulle spiagge di tutto il Mediterraneo è uno scempio della dignità umana e un terribile atto d’accusa per tutte le nazioni che si dicono ispirate ai valori democratici. Roma/Bruxelles, 28/02/2023