I PAESI DELL'OCSE APPROVANO UNA DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLE SFIDE FUTURE

Il documento approvato nell'ambito della prima conferenza ministeriale organizzata dall'OCSE il 17 gennaio 2019 Il 17 gennaio si è tenuta la prima conferenza a livello ministeriale organizzata dall'OCSE sui temi delle migrazioni e dell'integrazione,

che è stata presieduta dalla Consigliera federale svizzera Karin Keller-Sutter. Hanno partecipato oltre venti esponenti politici, tra Ministri, vice Ministri e Sottosegretari, in rappresentanza dei Paesi membri dell'OCSE e di alcuni Paesi esterni, quali Brasile, Cina, Costa Rica e Romania. Tra gli organismi internazionali, l'OIM con il Direttore Generale Antonio Vitorino. L'Italia è stata rappresentata dal Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali Stanislao Di Piazza. Articolata in una sessione plenaria e quattro sessioni di approfondimento, la riunione, intitolata "Making Migration and Integration Policies Future Ready", ha offerto ai partecipanti un'occasione di confronto su come rendere i sistemi di accoglienza e integrazione più resilienti nel prossimo futuro, e gestire al meglio eventuali nuovi fenomeni migratori, come quelli del 2015-2016, che potranno essere determinati non solo da crisi geo-politiche, ma anche da fattori demografici, economici e climatici o da una loro combinazione. I partecipanti hanno adottato una dichiarazione congiunta e hanno dato mandato all'OCSE sui prossimi orientamenti e obiettivi da perseguire in materia di politiche migratorie e di integrazione. Per l'Italia, il Sottosegretario Di Piazza ha sottolineato come il carattere strutturale delle migrazioni imponga un approccio politico di sistema, a livello nazionale e internazionale. Sul piano europeo solo una condivisione della responsabilità può portare a politiche capaci di conciliare sicurezza e solidarietà superando definitivamente l'idea che il Paese di primo ingresso debba essere il solo a farsi carico dei migranti arrivati irregolarmente. Oltre l'ambito europeo è cruciale la collaborazione con i Paesi Terzi, di origine e di transito. Sul piano nazionale il Sottosegretario ha evidenziato la consolidata collaborazione tra i Ministeri e gli uffici centrali competenti, nonché il rafforzato il dialogo con i livelli regionali e locali nell'affrontare le questioni migratorie. La molteplicità delle esperienze, degli approcci e degli strumenti di integrazione sono stati ripresi e approfonditi dal Direttore Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Tatiana Esposito, nel corso delle sessioni tematiche previste durante la Conferenza. Il Direttore Esposito ha menzionato il contributo dell'OCSE in termini di analisi comparativa di cui si è avvalso il Ministero del lavoro per la nona edizione del Rapporto nazionale sui migranti nel mercato del lavoro italiano. Successivamente ha evocato l'integrazione socio-economica delle nuove generazioni come una delle maggiori sfide e ha portato quale esempio di buona pratica la costituzione, con il sostegno del Ministero stesso, del CONNGI (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane), selezionato da OCSE come progetto innovativo e presentato all'interno di un High Level Policy Forum, tenutosi il 16 gennaio. Per maggiori informazioni:

- Sito della Conferenza ministeriale OCSE (https://www.oecd.org/migration/ministerial/)

- Dichiarazione congiunta e atto di indirizzo (https://www.oecd.org/migration/ministerial/)