(SA) - Non è una novità, quando affermiamo che Matteo Salvini abbia un grande disprezzo per la vita degli altri, preferibilmente per quella degli immigrati. Solo uno che non ha rispetto per la vita può dire con nonchalance: «Buon sabato ai poliziotti che a Empoli hanno ammanettato un violento e un pregiudicato che purtroppo è stato colto da attacco cardiaco.

Se i poliziotti non possono usare le manette che fanno? Offrono cappuccio e brioche?». Stava parlando di un italiano di origine tunisina, che è morto con le manette ai polsi e con le gambe legate. Questo è l’atteggiamento arrogante adottato dal ministro dell’interno, che fa della guerra contro gli immigrati e l’immigrazione una bandiera elettorale in vista delle elezioni europee. Che Salvini sia sempre stato contro la politica di accoglienza portata in passato in Italia, è cosa nota, anche se sa che le industrie del nord est entrerebbero in crisi se non ci fossero gli immigrati, così come andrebbe in crisi la politica di assistenza agli anziani se non ci fossero le badanti rumene o filippine oppure capoverdiane ecc. Chissà cosa dice Salvini degli ultimi 170 morti che giacciono in fondo al mare, pasto per i pesci, colpevoli solo di volere fuggire dalle guerre e dalla miseria alla ricerca di un futuro. Donne, bambini, per lui non importa, sono numeri che non vanno accolti. Atteggiamenti assurdi che hanno portato alla chiusura dei porti italiani, all’assurda vicenda delle navi delle ONG fatte girovagare in mare con il loro carico di diseredati, perché l’Italia di Salvini usa il pugno di ferro con gente indifesa, pur di parlare alla pancia del potenziale elettorato della lega. Intanto, sostenere che meno partenze significa anche meno morti è un assurdo e lo dimostra l’ultima tragedia con 170 morti. E’ vero, ci sono meno partenze, ma i morti in proporzione aumentano e di molto anche. L’atteggiamento arrogante e sprezzante del ministro dell’interno, non fa altro che fomentare il razzismo e la xenofobia, tant’è che casapaund continua a svilupparsi non essendo contrastata dalla legge che pure esiste e che punisce la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma. Già, perché questa formazione di estrema destra, con la compiacenza di forze politiche che alla destra si richiamano, oggi non è più un movimento e basta, ma mira alla conquista del potere presentando proprie liste alle elezioni amministrative, ma anche a quelle regionali come ha recentemente fatto in Sardegna. E’ ora di finirla con l’arroganza, se si vuole contrastare la politica europea in materia di immigrazione, lo si faccia senza utilizzare come ostaggi e merce di scambio poveracci che sfuggono ad un destino incerto. Conte dice di avere fatto accordi con la Libia, ma se la gente pur di non tornare in Libia preferisce buttarsi a mare, un motivo ci sarà. Sarà vero che in Libia non si rispettano i diritti umani. Sarà vero che in Libia si organizza il commercio lucroso degli scafisti con il tacito consenso di un governo che non controlla il proprio territorio e che non è nemmeno riconosciuto dalla maggioranza del Paese? Sarà pure vero, che questa farsa del mantenimento delle promesse elettorali costi quel che costi, mira solo alle elezioni europee, superate le quali non sappiamo cosa potrà succedere? Troppi sono gli interrogativi che ci si pone visto l’atteggiamento di questo governo e l’arroganza con cui alcuni suoi ministri si muovono. E’ ora di pigliare coscienza ed attrezzarsi per contrastare una politica dei un governo che si spaccia di cambiamento, ma che in definitiva ci riporta indietro di parecchi decenni. Salvatore Augello