In Ungheria non si ferma il flusso dei disperati che vogliono raggiungere Germania e Austria. Altri 2.500 nuovi arrivi nelle ultime 24 ore, mentre nella notte molti profughi hanno bloccato i treni sotto la Manica 01:42 - L'emergenza migranti esplode in tutta Europa. I profughi in fuga da guerre e povertà premono da diversi fronti: ci sono le "porte" tradizionali dei Paesi del Sud, Italia e Grecia in primis, ma nelle ultime settimane si è fatta sempre più calda la frontiera con l'Ungheria, dove migliaia di disperati cercano di trovare la porta d'accesso verso Germania e Austria. Intanto nella Repubblica ceca la polizia marchia i migranti con numeri sul braccio. Italia, Francia e Germania chiedono alla Ue di "correggere i difetti" del sistema di asilo. Un bimbo marchiato con il pennarello dalla polizia ceca. La foto è stata postata su Twitter da Andrew Stroehlein, direttore del centro media europeo di Humans Right Watch Repubblica ceca, la polizia marchia i migranti - La polizia ceca ha marchiato i migranti in arrivo a Breclav, al confine con l'Austria, con un numero scritto a pennarello sul braccio, che identifica il treno d'arrivo e il vagone. Le stesse cifre vengono poi scritte sul biglietto del treno che la polizia sequestra. Con i numeri sono marchiati non solo gli adulti ma anche i bambini: il Mfd ha riportato ad esempio la foto di una bambina di 5 anni addormentata sulla spalla della madre durante il controllo. Sull'avambraccio porta la scritta C5. Praga non tratterrà più i siriani - La polizia ceca non tratterrà più nei centri di detenzione i migranti siriani, che hanno chiesto asilo in prima battuta in Ungheria. Lo ha reso noto Katerina Rendlova, la portavoce della polizia per stranieri. "I poliziotti offriranno ai profughi l'asilo nella Repubblica ceca. Se non accettano, i rifugiati saranno costretti a lasciare il Paese entro 7 giorni. Così il loro viaggio verso la Germania sarà più veloce". Germania-Francia-Italia: "Rivedere sistema asilo Ue" - Francia, Italia e Germania stringono un'alleanza nel segno della gestione dell'emergenza migranti. I tre Paesi hanno dato il via a un'iniziativa congiunta in vista di una "più giusta distribuzione" dei profughi nei Paesi dell'Unione europea. I "difetti" del sistema di asilo Ue vanno corretti, servono "procedure e decisioni più veloci" nella sua concessione, "deve cominciare una riflessione su una pertinente risposta per un sistema equo di distribuzione dei rifugiati in Europa". Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmier, parlando a Berlino, ha detto che la proposta sarà presentata al prossimo incontro dei responsabili Ue degli Esteri a Lussemburgo, in programma il 4 e il 5 settembre. Una lista di Paesi sicuri per i rimpatri - In un documento comune indirizzato all'Alto Rappresentante Federica Mogherini, Germania, Francia e Italia chiedono una "risposta decisa" da parte dell'Unione Europea sulla questione migranti. Paolo Gentiloni, Frank-Walter Steinmeier e Laurent Fabius ritengono che il primo passo per rivedere la politica europea dell'asilo e accelerare le procedure di rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale sia creare una lista di "paesi di origine sicuri". Resta chiusa la stazione di Budapest - Resta inaccessibile ai migranti la stazione Keleti di Budapest. Centinaia di persone continuano a manifestare, sedute sulla piazza Baross della capitale. Rafforzati i confini con la Serbia: oltre 2mila poliziotti - Il governo ungherese ha disposto il rafforzamento della frontiera con la Serbia con l'invio di 2.106 agenti di polizia, come riferisce il portale serbo "Vojvodina danas". Dall'inizio dell'anno fino alla mezzanotte di domenica, hanno precisato alla polizia, sono state intercettate 153.561 persone entrate illegalmente in Ungheria dalla Serbia. Al Brennero intensificati i controlli sui migranti - Intanto, visto la crescita dell'emergenza immigrazione, l'Italia, accogliendo la richiesta della Germania, ha comunicato la disponibilità di ripristinare i controlli al confine del Brennero. Tuttavia, come ha spiegato Arno Kompatscher, governatore della Provincia autonoma di Bolzano, "non si tratta di una sospensione degli accordi di Schengen, ma esclusivamente di un'intensificazione dei controlli". "Per il momento - ha aggiunto - assistiamo qui in Alto Adige i profughi, per permettere alla Baviera di gestire al meglio l'enorme flusso di migranti che in questi giorni è chiamata ad affrontare". Berlino: "Italia e Grecia realizzino i centri di registrazione" - "Italia e Grecia devono realizzare i centri di registrazione, gli hotspots. Ci aspettiamo che lo facciano entro la fine dell'anno". E' quanto ha ribadito il ministro dell'Interno tedesco Thomas De Maiziere, in uno statement a Berlino sull'emergenza profughi. "La Germania da sola non può risolvere la situazione attuale", ha aggiunto.