L’associazione Gruppo di preghiera “Maria Immacolata” di Casteldaccia, fondata dal missionario laico Pino Lo Giudice, amplia le tante iniziative di solidarietà contribuendo

 concretamente anche ai bisogni sociali delle comunità di Casteldaccia e Altavilla Milicia, nei pressi di Palermo. Parte da domani la “Mensa della solidarietà”, che ogni giorno, dal martedì al venerdì, ospiterà gratis a pranzo indigenti (al momento una ventina, in futuro fino a cinquanta) segnalati dalle amministrazioni dei due Comuni. Trasporto in bus navetta e ospitalità saranno assicurati quotidianamente da una decina di volontari, così come i cibi di altissima qualità sono donati, cucinati e serviti dai componenti del Gruppo di preghiera. Tovagliati, menu completi, assistenza e attività ludiche saranno i caratteri distintivi della “Mensa della solidarietà”, un’opera di carità fortemente voluta da Pino Lo Giudice senza contributi pubblici, per aiutare bisognosi, anziani e disabili a sentirsi “normali” in un ambiente di affetto e amorevoli cure, stando in compagnia come a casa loro. L’iniziativa, che è possibile esclusivamente grazie alla generosità dei fedeli iscritti all’associazione, sarà inaugurata con il primo pranzo domani, 7 ottobre, alle ore 12, presso la “Cittadella dell’Immacolata”, in contrada Cavallaro, 10, a Casteldaccia, sede dell’associazione. Interverranno il missionario laico Pino Lo Giudice; il deputato del Pdl all’Ars, Alberto Campagna; i gesuiti p. Angelo La Rosa e p. Salvatore Lo Conte; il rogazionista p. Alessandro Polizzi; per il Comune di Altavilla Milicia, l’assessore alla Sanità, Mario Guagliardo, e il presidente del Consiglio comunale, Antonino Parisi; per il Comune di Casteldaccia, l’assessore alle Politiche sociali, Salvatore Manzella. “Questa iniziativa durerà per sempre, anche quando io non ci sarò più” – ha detto emozionato Pino Lo Giudice –, il quale ha aggiunto: “Questo è il sogno della mia vita, quello di vedere mangiare ogni giorno tante persone, in un clima di accoglienza e di serenità, poiché molti sono coloro che di affetto e sorrisi non ne ricevono mai”. (fonte vivienna)