Circolare nella capitale dell’Isola, diventa sempre più problematico e non è raro trovarsi davanti, senza alcun preavviso, ad una strada sbarrata per manifestazione con l’aggravante

 di andare a cercare una variante per potere raggiungere la propria destinazione. D’altro canto, in una città come Palermo, non mancano i motivi della protesta, poiché molti sono i problemi che si assommano e che non trovano soluzioni adeguate. Una volta protestano i senza tetto, un’altra i precari della scuola, un’altra ancora i disoccupati, i tanti rami di precariato creati in tutti questi anni e tante altre categorie, che si danno appuntamento a Palermo per cortei che si snodanio lunto le vie del centro e che finiscono o davanti al Palazzo dei Normanni sede del Parlamento regionale o davanti la Presidenza a Piazza Indipendenza o, il più delle volte, davanti al municipio di Palermo. Ieri, assieme ad altre categorie che ormai non fanno quasi più notizia, hanno manifestato due categorie, in due punti diversi della città. La prima., quella dei forestali, che sono partito da Piazza Indipendenza, per sfilare lungo le vie cittadine fino a che hanno bloccato la via Roma e la via Covour, per protestare contro la loro condizione di eterno precariato i cui il Governo regionale li tiene. La seconda, quella dei dipendente dell’Assessorato Regionale al Lavoro, ironia della sorte, sempre per il loro stato di precarietà, sostenuti dalla CGIL, hanno bloccato via Imperatore Federico, dove si trova la sede dell’assessorato. In tutti e due i casi, la polizia municipale non ha potuto fare altro che disviare il traffico, impazzito per il numero di macchine che abitualmente transitano in quelle strade. (S.A.)