ENTI LOCALI: BILANCI NON APPROVATI, AVVIATO SCIOGLIMENTO COMUNE USTICA

 L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici ha firmato il decreto che avvia l’iter per lo scioglimento del Consiglio comunale di Ustica, in provincia di Palermo. Alla base del provvedimento la mancata approvazione del Bilancio di previsione del 2009. In attesa del decreto di scioglimento, che dovrà essere firmato dal presidente della Regione, l’assessore Chinnici ha disposto la sospensione del Consiglio comunale, provvedendo a nominare, in sostituzione come commissario, Angelo Sajeva. “Il mio - spiega l’assessore - è solo un atto dovuto a un automatismo della norma che prevede lo scioglimento del Consiglio comunale, in caso di inadempienza. E quindi non posso che adeguarmi. Tra l’altro, la legge prevedeva che i bilanci di previsione andassero approvati entro il 31 dicembre, data prorogata al 31 marzo e successivamente al 31 maggio. A fine luglio, l’assessorato è stato costretto a commissariare oltre 300 comuni dell’Isola ancora inadempienti. La mancata approvazione del bilancio - prosegue - ha pesanti ricadute sugli stessi comuni perché la spesa viene di fatto bloccata anche per i servizi minimi essenziali e, quindi, a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini”. Attualmente sono 3 le amministrazioni comunali dell’Isola nelle quali ad approvare gli strumenti contabili sono stati i commissari inviati dalla Regione e quindi sono stati già avviati i relativi provvedimenti di scioglimento: Erice in provincia di Trapani, Catenanuova in provincia di Enna e adesso Ustica.(Fdp)

 SICILIA/ENERGIA: GIANNI (UDC), SEPPELLIRE PIANO E' TORNARE AL FAR WEST

(ASCA) - ''Spiace constatare che le nostre preoccupazioni sull'esito finale del PEARS, piano energetico ambientale Regione siciliana, non erano infondate. Seppellire il PEARS significa, oltre che tornare al Far west delle autorizzazioni affidando ad alti burocrati e piccoli politicanti la piena discrezionalita' sugli affari da promuovere, mettere in crisi la fiducia che tanti seri operatori industriali, nazionali ed internazionali, avevano riposto sul progetto di sviluppo energetico della Sicilia''. Lo afferma Pippo Gianni, deputato sicilaino dell'Udc ed ex assessore all'industria della Regione Siciliana. ''Chi mai - si domanda Gianni - pensera' adesso di investire in una terra dove non vi e' alcuna certezza in ordine a cio' che puo' e deve essere autorizzato'? Il risultato - conclude - sara' quello della rinuncia a migliaia di posti di lavoro nel settore dell'energia e l'affollarsi, invece, dietro la porta del potente di turno, di tanti piccoli speculatori che in cio' leggono un preciso segnale di incoraggiamento''

 FIAT: CRACOLICI (PD), DIVERSIFICARE PRODUZIONE A TERMINI E' IDIOTISMO

(ASCA) - ''Difendere lo stabilimento Fiat di Termini Imerese significa difendere l'industria in Sicilia e nel Mezzogiorno, e a questo punto solo la politica puo' e deve farsi carico di questa sfida: la proposta di diversificare la produzione a Termini rappresenta l'utile idiotismo di una parte della politica''. Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente del gruppo parlamentare del PD all'Ars, che questa mattina e' intervenuto alla seduta del Consiglio provinciale di Palermo, convocato in sessione straordinaria a Termini Imerese, per discutere della situazione dello stabilimento Fiat. ''Nel 2002 - aggiunge - quando la stessa Fiat pensava di abbandonare il settore auto, le battaglie di Termini Imerese furono determinanti. Adesso bisogna creare le condizioni perche' la Sicilia e il Mezzogiorno siano fino in fondo territori produttivi''