FIAT: LOMBARDO, “PREOCCUPATI PER STABILIMENTO TERMINI IMERESE”

“Giusto preoccuparsi per lo stabilimento di Termini Imerese anche se bisogna evitare allarmismi”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. “La preoccupazione dei lavoratori – ha detto Lombardo – è condivisa dal Governo regionale. Abbiamo chiesto l’incontro con il Governo nazionale e, insieme con il “cartello” delle regioni dove sono presenti gli stabilimenti Fiat, parteciperemo alla manifestazione di sabato prossimo a Torino”. Lombardo ha ribadito che “in sede di confronto nazionale con la Fiat chiederemo chiarezza sugli obiettivi produttivi che l’azienda coltiva in Sicilia. Saremo determinati a pretendere il rispetto degli impegni assunti dalla Fiat nel contratto di programma e, allo stesso tempo, confermeremo i nostri impegni per il completamento delle infrastrutture dell’area di Termini Imerese”.

FIAT: BORSELLINO, TERMINI NON PUO' PAGARE SALVATAGGIO OPEL

(ASCA) - ''La Sicilia non puo' pagare il prezzo dell'accordo fra il Gruppo Fiat e l'Opel. La salvezza dell'industria tedesca non puo' e non deve tradursi nella chiusura dello stabilimento di Termini Imerese a scapito dei lavoratori''. Cosi' Rita Borsellino, candidata capolista del Partito Democratico alle elezioni europee per il collegio Isole, commenta la notizia di ipotetica chiusura dello stabilimento siciliano che ventila da giorni e lo sciopero di stamani degli operai. ''Il diritto al lavoro degli operai - ricorda Borsellino - va difeso con tutti i mezzi possibili, il governo regionale metta in campo tutte le sue forze per scongiurare questa ipotesi inaccettabile. Invito ancora una volta l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne a salvaguardare la permanenza dello stabilimento a Termini Imerese per mantenere i livelli occupazionali, specie in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, aggravato in Sicilia dalle gia' precarie condizioni economiche e di sviluppo''.

 MAFIA: OPERAZIONE CC, INDAGATI DUE ESPONENTI POLITICI

(ANSA) - Nell'operazione dei Cc a Palermo, che ha portato all'arresto di 21 persone, sono indagati anche due esponenti politici. Si tratta di Antonello Antinoro (Udc), assessore regionale ai beni Culturali, indagato per voto di scambio nelle ultime elezioni regionali e il deputato regionale Nino Dina (Udc), indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.