(adnkronos) Il giovane è accusato di rapina pluriaggravata e ricettazione.  Un rapinatore seriale e' stato incastrato dalle sue stesse tracce di sangue lasciate su alcune autovetture rapinate.

 E' accaduto a Palermo, dove e' finito in carcere Marco Rubino, 23 anni, accusato di rapina pluriaggravata e ricettazione. Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo sono state condotte dagli agenti della Polizia di Stato dei commissariati Brancaccio e Oreto-Stazione di Palermo. Al giovane vengono contestati, in particolare, due episodi. Il primo risale al 5 dicembre del 2005, quando, fermo' un giovane su una moto, in viale Regione siciliana. Dopo averlo minacciato con un coltello lo condusse in una via buia del quartiere Branacaccio per farsi consegnare i settanta euro che la vittima aveva in tasca. I soldi gli servivano per acquistare l'eroina, cosa che avrebbe fatto sempre accompagnato dalla vittima che ha dovuto assistere anche, all'iniezione. per fortuna il rapinato riusci' a scappare abbadonando la sua moto. Quella stessa moto, il 24 dicembre, cioe' pochi giorni dopo, venne usata per un'altra rapina in via Messina Marine. Rubino, facendo credere di essere armato di coltello, fermo' un automobilista e, dopo avergli rubato 40 euro, si impossesso' della sua Lancia Y. Anche in quell'occasione, lascio' tracce di snague sull'auto. Gli uomini della Polizia Scientifica compararono i due campioni biologici scoprendo che appartenevano effettivamente allo stesso profilo genetico.