(AGI) - Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha concesso gli arresti domiciliari, in una localita' segreta, al boss mafioso pentito Antonino Giuffre', ex capo del mandamento

di Caccamo (Palermo). Era detenuto dal 16 aprile del 2002, quando era stato arrestato nelle campagne di Roccapalumba. Appena due mesi dopo aveva iniziato a collaborare con i magistrati, ai quali ha confessato una trentina di omicidi per i quali e' stato condannato a circa due secoli di carcere, ma mai all'ergastolo, grazie ai benefici previsti per i pentiti. Testimone e imputato in decine di processi, Giuffre' e' stato tra l'altro condannato a 20 anni per l'attentato di via D'Amelio in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. L'ex boss aveva in passato gia' usufruito di permessi premio, fin dal dicembre del 2002.