(Adnkronos) - "Nelle indagini sulla vicenda dei due fidanzatini aggrediti e rapinati in viale del Fante deteminante per arrivare alla soluzione del caso e' stata la collaborazione
della comunita' nomade". A dirlo e' stato il questore di Palermo, Alessandro Marangoni, nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato il vice questore aggiunto, Ornella Milioto, e il dirigente del Commissariato di San Lorenzo, Sara Fascina. "Abbiamo registrato - ha spiegato - una grande disponibilita' da parte loro, non hanno esitato a fornire tutte le indicazioni richieste e gli stessi autori dell'aggressione sono stati accompagnati in commissariato dai genitori". Si tratta di due fratelli di 14 e 16 anni e di un altro quattordicenne, adesso denunciati per rapina e atti sessuali su minorenne. I tre hanno ammesso le proprie responsabilita' e restituito la refurtiva sottratta alle giovani vittime: un giubotto, un paio di scarpe griffate, un cellulare e un orologio. "Subito dopo la denuncia dell'aggressione - spiega Fascina - abbiamo convocato i responsabili della comunita' nomade, che hanno dimostrato massima apertura soprattutto quando hanno saputo la giovane eta' della ragazzina palpeggiata". Fondamentale nell'individuazione degli aggressori e' stata la testimonianza della 15enne, che ha subito denunciato la rapina e la violenza e ha riferito agli investigatori dell'accento slavo dei rapinatori. Ad accompagnare i colpevoli in questura sono state le stesse mamme e i tre giovani, di cui solo uno frequenta la scuola media, sono scoppiati a piangere. "Si sono mostrati pentiti - ha detto Milioto - e hanno cercato di spiegare il palpeggiamento dicendo di voler controllare se la ragazzina avesse con se' del denaro". Per loro che non hanno nessun precedente, adesso e' scattata la denuncia.