In vista dell’annunciato vertice di maggioranza che dovrebbe servire a rasserenare il clima fra i partiti della maggioranza di governo, l’assessore regionale all’industria,

Pippo Gianni, torna nuovamente ad invitare tutti a moderare i toni e ad abbandonare le posizioni radicali di contrapposizione che hanno caratterizzato le ultime settimane. “Con il vento della crisi che già soffia forte alle porte delle nostre aziende - dice Gianni - c’è bisogno di serenità per programmare insieme azioni incisive e trovare soluzioni alle tante emergenze con cui da qui a qualche giorno dovremo fare i conti”. “In un momento così difficile per l’economia siciliana - afferma l’assessore - non possiamo permetterci scontri e polemiche che cittadini e imprese non capiscono e non condividono”. “I siciliani - afferma Gianni - si aspettano dall’esecutivo risposte ai loro problemi reali, non polemiche e sterili contrapposizioni. Invito, pertanto, tutti a fare un passo indietro. L’assessore Russo, mostri più umiltà e spirito di collaborazione con il parlamento regionale e con le forze politiche in esso rappresentate. Il presidente della Regione si renda protagonista di una inversione di rotta e torni ad essere il garante delle forze politiche che lo hanno eletto aiutando a trovare soluzioni che ci consentano in breve tempo di superare i problemi, che, è inutile nasconderlo, ci sono”. “Il Governo, - afferma Gianni - deve lavorare, perché non è più possibile rinviare decisioni essenziali al superamento della crisi: ad iniziare dalla riforma del settore sanitario. Ogni anno da questa regione vanno via 350 milioni di euro a causa dell’emigrazione sanitaria. Per finire con l’attivazione urgente dei fondi comunitari, necessari a far ripartire l’economia siciliana. Ricordo a me stesso e ai miei colleghi di giunta che questa è l’ultima opportunità che la comunità europea ci concede: sciuparla sarebbe imperdonabile”. “Con l’apporto di tutti - conclude Gianni - si possono trovare soluzioni idonee a superare le criticità e a non creare disagi ai cittadini ed alle imprese.” (Santina Scolaro)