“Non pagare il “pizzo” e denunciare i propri estorsori è un obbligo etico prima ancora che giuridico. Bisogna interpretare la volontà di cambiamento dei siciliani dando

l’esempio con atti concreti e non con le chiacchiere. Ho voluto dare il mio contributo in tal senso con una direttiva contro il racket, il lavoro nero e per la sicurezza sui luoghi di lavoro che, sono certo, potrà incidere concretamente sui nostri atti amministrativi”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, intervistato oggi nella trasmissione “Stop, precedenza a chi pensa” trasmessa in diretta da Radio Vaticana a proposito della direttiva nella quale è previsto che chi paga il “pizzo” o non denuncia gli estorsori vedrà cessare i rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione. “Sono contento che questa iniziativa sia stata percepita in tutta Italia come un segnale della volontà di riscatto di questa terra, dove sono comunque tanti quelli che lavorano con onestà perseguendo il bene comune”. (Guido Monastra )