(Fonte: ansa) "Chi vuole l'abolizione delle province, sostanzialmente, non solo non ne conosce le competenze e le funzioni ma dimostra di lasciarsi prendere da una furia iconoclasta, questa sì inutile e nefasta". Lo afferma il presidente della provincia di Palermo, Giovanni Avanti. "Se per assurdo si procedesse ad una abolizione delle province - aggiunge - occorrerebbe un'ora dopo pensare ad un altro organismo che abbia le stesse prerogative, senza pensare che le professionalità che operano all'interno delle province - circa sessantamila unità - dovrebbero trovare collocazione sempre nell'amministrazione pubblica". "Se poi viene utilizzato il criterio discriminante dei costi della politica di cui le Province sarebbero responsabili - aggiunge - va obiettato che di enti indiscutibilmente inutili nel nostro Paese ve ne sono a dismisura e sulla cui vacuità non esistono pareri discordanti". Nella "Giornata Nazionale della Partecipazione" lanciata dall'Upi, unione province d'Italia, con lo slogan "Costruiamo insieme il nostro Paese", anche il Consiglio della Provincia di Palermo, presieduto da Marcello Tricoli invita, il Governo nazionale e regionale, "a consentire all'ente sovracomunale - dice- di potere assolvere pienamente ai complessi compiti". Per Tricoli "il punto non è se le Province servono o meno: ma cosa fare per realizzare in pieno il ruolo di Ente sovracomunale in grado di svolgere azioni di coordinamento e di raccordo sul territorio. Si parla di tagli alla spesa pubblica ma sappiamo che la democrazia ha un costo. A fronte di somme nettamente inferiori rispetto alle cifre destinate per gli altri Enti territoriali, le Province hanno uno spettro di competenze fondamentali che non hanno trovato piena applicazione e attuazione nell'operato di Governo e Parlamento".