“Il voucher di conciliazione sarà messo a sistema e rifinanziato con la nuova programmazione dei fondi comunitari, con delle varianti rispetto alla sperimentazione

 del progetto Alfa, per avvantaggiare le persone con redditi più bassi e i nuclei familiari più numerosi”. Lo ha detto l'assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, intervenendo al convegno conclusivo del progetto A.L.Fa. (Armonizzare lavoro e famiglia), oggi a villa Malfitano a Palermo. Il progetto sperimentale, finanziato dall'assessorato al Lavoro e attuato da Italia Lavoro Sicilia, si è concluso con un bilancio più che positivo: sono state seimila le famiglie siciliane che hanno ottenuto il buono da 516 euro al mese per 'acquistare i servizi di cura necessari a parenti minorenni, anziani o disabili non autosufficienti, riuscendo, così a conciliare le esigenze di assistenza con quelle del lavoro. Il progetto del voucher di conciliazione è stata mutuata da un'analoga esperienza francese. “Il progetto – ha aggiunto Incardona – si è basato su un metodo vincente, quello della 'trilateralità' che intendo applicare anche nella riforma della legge sulla Formazione. In questo caso, sono state messe in relazione la Regione, che ha finanziato l'iniziativa, gli enti di assistenza che hanno erogato i servizi e i lavoratori che hanno ottenuto il buono. Un metodo che assicura efficienza, una più alta qualità dei servizi erogati e la legalità, attraverso l'emersione del lavoro nero in un settore delicato come quello dei servizi alla persona. Un modello, quello di A.L.Fa. Che, ritengo, vada esteso a tutte le tipologie dei servizi alla persona”. (Stanislao Lauricina)