La Cgil siciliana definisce “inquietante” la denuncia emersa lo scorso 11 dicembre in un convegno dell’ordine degli ingegneri di Palermo, secondo il quale il progetto

 per il termovalorizzatore di Palermo non sarebbe nella sostanza adeguato perchè non si applicano le migliori tecnologie possibili, come invece prevede la normativa. “E’ un riscontro scientifico- dicono Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil, e Alfio La Rosa, responsabile del dipartimento ambiente nel sindacato- rispetto a quello che noi sosteniamo da tempo. Chiediamo a questo punto- aggiungono- che ci sia chiarezza sui controlli, sulle responsabilita’ e sull’attualita’ del progetto”. I due esponenti della Cgil rilevano infatti che “il tanto citato inceneritore di Vienna e’ un impianto all’avanguardia per tecnologia con ben 5 filtri contro i due previsti a Bellolampo; nella citta’ austriaca e’ inoltre previsto un monitoraggio ambientale 24 ore su 24 e i dati rilevati sono accessibili ai cittadini”. Nella nota, la Cgil ribadisce peraltro la propria contrarieta’ “al programma regionale che prevede di incenerire la totalita’ dei rifiuti bruciabili prodotti in Sicilia per una percentuale del 65%, pari all’obiettivo di raccolta differenziata al 2012”. (fonte vivienna)