“Il processo verso un assetto federalista delle istituzioni non sarà completo se a questo non sarà affiancato un processo federalista della politica, dei partiti.

 Non basterà cambiare la Costituzione per ottenere un federalismo efficiente, per ottenere una forte responsabilizzazione della classe dirigente. E' necessario, invece, un processo di federalizzazione dei partiti, un ritorno al territorio, all'ascolto delle esigenze gente. La risposta della politica al processo federalista non potrà essere, quindi, quella data da elefantiaci partiti al cui interno convivano necessità e istanze spesso in conflitto tra loro. Se questa fosse l'unica risposta della politica, allora continueranno a nascere altri partiti che avranno con il territorio un forte legame.” Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, durante i lavori del convegno “Verso la riforma dello Stato”, organizzato a Roma dal Movimento Cristiano Lavoratori. Il federalismo reale - ha continuato il presidente - non è la semplice devoluzione dei poteri dal centro verso il territorio, ma la vicinanza al cittadino della classe dirigente e quindi delle relative responsabilità di gestione della cosa pubblica. Se ci si limitasse a spostare il potere gestionale da Roma alle regioni si rischierebbero soltanto sprechi moltiplicati per venti e maggiori inefficienze”. (Luigi Sarullo)