Dodici società, 220 fabbricati tra palazzine e ville e 133 appezzamenti di terreno per 60 ettari circa sono i beni sequestrati,

 per un valore di 700 milioni di euro, su disposizione del Tribunale di Trapani all' imprenditore dei supermercati con marchio 'Despar' Giuseppe Grigoli, 60 anni, arrestato il 20 dicembre dell'anno scorso per concorso esterno in associazione mafiosa perché accusato di essere il 'cassiere' del boss latitante Matteo Messina Denaro. Le aziende sequestrate comunque, assicurano dalla Direzione investigativa antimafia, "non subiranno ripercussioni negative, né interruzioni sotto il profilo della conduzione delle attività, essendo garantiti dagli amministratori nominati dal Tribunale tutti i rapporti commerciali e contrattuali attualmente in essere, specie quelli diretti a tutelare il personale". La vicenda giudiziaria di Grigoli, sostiene la Dia, "conferma l'ipotesi di una infiltrazione mafiosa a carattere strategico nel settore della grande distribuzione alimentare in Sicilia" Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Trapani. Grigoli, originario di Castelvetrano (Trapani), era stato arrestato il 20 dicembre dell'anno scorso per concorso esterno in associazione mafiosa perché accusato di essere il 'cassiere' del boss latitante Matteo Messina Denaro. A gennaio scorso erano stati sequestrati all'imprenditore beni per un valore di 300 milioni di euro. Il provvedimento era stato firmato dal gip Donatella Puleo ed eseguito dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia. La misura di prevenzione patrimoniale di oggi riguarda una "serie di attività e movimentazioni finanziarie svolte dalle società Gruppo 6 Gdo e Grigoli distribuzione nonché da altre numerose gruppi satelliti, facenti capo all'imprenditore".