“Siamo convinti che la legge antiracket approvata ieri sera dall’Assemblea regionale siciliana agevolerà la collaborazione tra il mondo delle imprese e gli organi dello Stato che,

 al prezzo di grandi sacrifici, si oppongono allo strapotere della mafia”. Così il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, commentano la legge antiracket varata dall’Ars. Il provvedimento interviene su quattro aspetti dell’economia e della società siciliana: scuola, appalti pubblici, gestione dei beni confiscati e aiuti alle imprese che denunciano il racket. “Introdurre un’ora settimanale di etica pubblica e di legalità nelle scuole di primo grado – osservano Lombardo e Cimino – è un fatto che influirà positivamente sulla formazione delle giovani generazioni. Con la tracciabilità dei pagamenti si introduce un elemento di chiarezza e di legalità nel mondo degli appalti pubblici”. “Il rimborso delle imposte sui redditi, dei contributi previdenziali e dell’Ici agli imprenditori che denunceranno il racket - concludono il presidente della Regione e l’assessore al Bilancio – isolerà sempre di più i mafiosi e renderà e renderà agevole la collaborazione dei protagonisti del mondo economico siciliano con lo Stato”. G.a.