Continuiamo la nostra visita della città di Enna, incamminandoci lungo la Via Roma, intramezzata  dalle cinque piazze che partono Piazza Neglia fino ad arrivare al castello di Lombardia, indubbiamente il monumento più importante della città.

Lungo il preannunciato percorso, il primo monumento che incontriamo è la chiesa  di San Tommaso. In Piazza Mazzini, troviamo il Palazzo Variano, un edificio del XVIII secolo costruito sui resti di una vecchia struttura cinquecentesca, della quale sono visibili alcuni resti nei pianterreni. Oggi quel palazzo ospita il museo Archeologico Regionale dove è possibile ammirare importanti reperti archeologici, frutto delle varie testimonianze delle varie società che animarono le contrade ennesi. Il palazzo acquistato dalla Regione, venne ceduto al comune di Enna.

Proseguendo nella nostra visita, arriviamo a Piazza Napoleone Colajanni dove si affaccia il palazzo Pollicarini, una costruzione del XVI secolo dove si sono alternate famiglia di notabili quali i Falagna, i Petroso, i Notarbartolo. La costruzione si articola in tre piani: al piano terra si trovano i locali destinati ai servizi, mentre al primo piano, troviamo il piano nobile dove si trova anche la Sala Magna, ed ospita i locali di rappresentanza e quelli addetti alla dimora; nel piano sottotetto, come usava in quell’ambiente, si trovano gli alloggi destinati alla servitù.

Del Castello di Lombardia abbiamo già parlato, così come abbiamo già parlato della torre di Federico II. Alla città di Enna si accedeva attraverso sei porte ricavate nella cinta muraria della quale si trovano solo poche tracce sulle pendici del monte. Oggi sopravvive una sola di dette porte ed è la porta chiamata Janniscuru ceh si trova nel quartiere Fundrisi, zona sconosciuta ai circuiti turistici convenzionali. Attorno alla porta che si presenta in una massiccia costruzione, si possono ammirare anche le così dette grotte che ospitavano antiche necropoli arroccate sul monte.

Architetture religiose

Passando alle architetture religiose, dobbiamo sottolineare la numerosa presenza di chiese  e di conventi che sono una importante eredità della dominazione spagnola e di quella borbonica. Da notare che nell’antica Castrogiovanni  si potevano contare 133 chiese sotto la cura di ben 400 preti. Oggi si trovano solo 35 di queste chiese.

Tra le strutture religiose, primeggia il Duomo del quale abbiamo già parlato, mentre è possibile potere visitare anche le altre chiese quali:

il Santuario di Papardura

Il santuario di Papardura Superiore è una chiesa arroccata su un'area rocciosa ricca di grotte, alcune visitabili. Presenta un prospetto esterno austero, con rosone, ma all'interno la sua ricchezza decorativa è una notevole espressione del barocco della Sicilia centrale. Vi sono concentrati, un soffitto ligneo intarsiato, dodici statue degli Apostoli, numerose tele e affreschi del Borremans, pittore fiammingo, e stucchi del Seicento della scuola di Giacomo Serpotta.

La Chiesa dello Spirito Santo

La chiesa dello Spirito Santo è parte di un antico complesso bizantino, dapprima restaurato nel 1320 ad opera dei frati Minori Conventuali dell'Ordine di San Francesco che vi risiedettero fino al 1393, quando si videro affidati i locali dei palazzi confiscati ai signori Andrea Chiaramonte e Scaloro degli Uberti, poi diventati chiesa e convento di San Francesco d'Assisi.

Essa è sempre stata annessa alla parrocchia di San Bartolomeo Apostolo nonostante agli inizi del Novecento fosse ancora in mani private. È stata riaperta al culto nel 2009 in seguito all'intervento del Comune di Enna e della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo, della quale è sede.

Su una roccia vicino alla chiesa si trova un campanile a vela, mentre nella parte posteriore era posta anticamente una torre di avvistamento, data la posizione strategica per la difesa della città, sovrastante la vicina Porta di Janniscuru. La struttura fu parzialmente adattata dai frati minori per le esigenze del convento, costituendo probabilmente anche un refettorio, mentre le celle-dormitori vennero scavate nelle grotte accanto alla chiesa.

Entrando, a sinistra, si trova la cappella dello Spirito Santo, con l'effigie della Trinità portata in processione in diverse occasioni dalla confraternita. La cappella di destra accoglie una statua di Maria Addolorata mentre nella cappella del corridoio laterale destro è stata posta nel 2011 una statua raffigurante il "Cristo alla colonna". L'interno presenta una conformazione simile a quella della Santa Casa di Loreto, con una finestrella che volge lo sguardo verso l'altare maggiore, dove è collocata la Vergine Nera di Loreto. Vi si festeggiano il Triduo e la Solennità della Pentecoste e quella di Maria SS. Assunta il 15 agosto.

La Chiesa di San Leonardo Abate

La chiesa di S. Leonardo abate, conosciuta come "A Chisa 'a Passioni" risale al 1400 come si rileva dagli atti. L'interno ad unica navata è molto semplice ed è costituito da un altare maggiore e da quattro nicchie laterali; in esse si trovano i simulacri dei Santi Cosma e Damiano, della Madonna del Giglio, di San Leonardo Abate e della vergine di Fatima. Nella più importante è contenuto il simulacro dell'Ecce homo, fulcro essenziale per la settimana Santa; in tale periodo è meta di pellegrinaggio. Un campanile medievale sovrasta la struttura. Vi si celebrano le festività dell'Ecce Homo (Domenica delle Palme) e la festa della Madonna di Fatima (13 maggio).

La Rocca di Cerere

La Rocca di Cerere è uno dei luoghi più famosi e rappresentativi di Enna, esso lega la città all'antico culto di Cerere particolarmente presente nella zona essendo l'ennese il luogo in cui avvenne il rapimento di Persefone da parte del dio Ade. Il luogo oltre ad essere particolarmente suggestivo per il panorama è ricco di ambienti rupestri e ipogei di varie età.(08/07/2019 – continua/3)