CALTANISSETTA: MENIFESTAZIONE PER RICORDARE IL 70° ANNIVERSARIO DEI DIRITTI UMANI

Si è svolta all’interno della “Grande Piazza” di Caltanissetta, sita in Corso Umberto I la manifestazione organizzata da Emergency in occasione del 70° anniversario dalla dichiarazione dell’ONU sui Diritti Umani.

Una folla rappresentativa di diverse realtà associative, tra le quali oltre ad Emergency, l’USEF, la Consulta Femminile, Il Girasole, ed altre. Presente anche il Sindaco della città Giovanni Ruvolo. Alle 19 in punto, in armonia con il resto d’Italia dove si sono organizzate manifestazioni simili, sono state accese le candele per la fiaccolata e la manifestazione ha avuto inizio. Pezzo forte della manifestazione è stato senza dubbio quello di richiamare alle memoria dei presenti, con la speranza che il grido di dolore arrivi ai governanti, i trenta articoli del trattato emanato dall’ONU il 10 dicembre del 1948, dopo le due guerre mondiali che hanno messo in ginocchio il mondo intero. I convenuti, a turno hanno letto in sequenza gli articoli del trattato in maniera chiara e forte, quale segno tangibile di rilancio di un documento che mai come oggi risulta essere attuale e nello stesso tempo disatteso dai paesi firmatari. La moria di donne e bambini in mare, colpevoli solo di fuggire dalle guerre, dalla fame, dalla miseria, dalle persecuzioni e dal terrorismo, che ha trasformato il mediterraneo in una grande tomba liquida, dove fare riflettere i governi su una adeguata politica dell’accoglienza e dell’integrazione, che ponga fine alla distorta interpetrazione che del problemi danno alcuni stati sovranisti che cavalcano l’onda della paura e della pseudo sicurezza.

CALA IL SIPARIO SU PALERMO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA, PRESIDENTE MATTARELLA AL TEATRO MASSIMO

Cala il sipario su Palermo Capitale italiana della Cultura. Sergio Mattarella è arrivato pochi minuti prima delle 20 al Teatro Massimo per partecipare alla cerimonia di chiusura di questo importante anno per la sua città. Il Capo dello Stato, accompagnato dalla figlia Laura, è stato accolto dal presidente della Regione Nello Musumeci, dal sindaco Leoluca Orlando, dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e dal prefetto Antonella De Miro. Almeno cinque minuti di applausi in sala per il Capo dello Stato. Alcuni presenti gli hanno gridato anche "Bravo!". "Nei decenni passati questa città ha conosciuto tanto dolore, tanta paura, tanta vergogna. Ma lì dove c'è pericolo cresce anche ciò che salva, là dove vi è sofferenza nasce il seme della speranza: questa città ha visto e ha vissuto il risveglio del coraggio civile, l'orgoglio di cittadinanza, l'orgoglio di una città intera di liberarsi dal gioco soffocante delle connivenze, dei silenzi", queste le parole pronunciate dal sindaco durante il suo discorso nel corso della cerimonia. "Oggi, signor Presidente - continua Orlando - si realizza un ulteriore passo, un ulteriore contributo e un grande stimolo e ciò grazie alla sua significativa presenza, nel percorso della nostra città. Un percorso che porta Palermo, da capitale della mafia, passando dal riconoscimento Unesco per la propria storia e per il proprio presente arabo-normanno, a capitale della cultura, per essere stabilmente Città di Culture: questo è il nostro obiettivo, questo è oggi l'obiettivo di una città intera". Subito dopo la cerimonia, il Presidente della Repubblica si è recato in sala Onu per assistere alla prima della Bohème diretta da Daniel Oren e negli intervalli ha mangiato cibo tipico palermitano, in occasione della festa di Santa Lucia. (da palermotoday.it) https://www.palermotoday.it/eventi/cultura/sergio-mattarella-teatro-massimo-chiusura-palermo-capitale-cultura.html

CATANIA: IL CONSIGLIO UFFICIALIZZA IL DISSESTO DEL COMUNE

Anche Catania non ce l’ha fatta a scongiurare il default ed ha dovuto deliberare ufficializzando il dissesto del comune. Da tempo si paventava tale decisione, considerato che negli anni pregressi la città aveva accumulato un considerevole volume di debiti pari al un miliardo e seicento milioni. La data del 12 dicembre, quindi resterà memorabile nella memoria dei catanesi, che opra si trovano a dovere affrontare una serie di difficoltà, malgrado le rassicurazioni dell’amministrazione comunale. E’ pure vero che Catania in passato ha dovuto fare fronte a diversi problemi sia di bilancio che di altra natura burocratico - amministrativa, ma è anche vero, che la dichiarazione di dissesto è tutt’altra cosa. Intanto il consiglio dovrà esprimersi sul riequilibrio di bilancio verrà sottoposto al parere dei tecnici del ministero, mentre dalla prefettura arriverà la commissione liquidatrice, che inizierà a colloquiare con i creditori procedendo alle transazioni. Catania, purtroppo non è l’unico comune a dichiarare il dissesto, la crisi economica che ancora non si è riusciti a superare, il progressivo taglio dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione, hanno messo in ginocchio parecchi comuni che hanno dovuto imboccare la via del riequilibrio del bilancio ed anche il dissesto. Oggi tocca anche a Catania, una città che è sempre andata orgogliosa del tessuto industriale che l’ha caratterizzata, costellata di piccole e medie imprese, ma anche di qualche impresa di maggiore grandezza, malgrado le pressioni esterne che non hanno certo giovato alla sicurezza degli investitori. L’attuale situazione amministrativa, apre un periodo di difficoltà che le forze politiche presenti in consiglio dovrebbero collaborare a superare, mettendo da parte antagonismo e punti di vista differente. Un consiglio comunale non può e non deve perdere di vista l’interesse superiore dei propri amministrati, e deve cercare di superare barriere ideologiche di ogni tipo per fare uno sforzo unitario e tirare fuori la città dalla crisi, Un seguito si può tornare a sottolineare differenze ed impostazioni diverse.(SA .- USEF)

AGRIGENTO: CHE NATALE SARA’ QUELLO DELLA CITTA’ DEI TEMPLI?

L’aria di festa, non è certo da delegare solo alle luminarie che spandono luci colorate sulla strade deserte. Il natale è movimento, folla che cammina e si muove in mezzo ai “mercatini di natale”, eventi che attirano turisti esterni. Questo non accade ad Agrigento, dove in Via Atenea dove prima c’erano floridi negozi, ora si vedono saracinesche abbassate e cartelli con la scritta “SI VENDE” OPPURE “affittasi” Il Natale che non c'è, "Agrigento punto e a capo": "Venga rivendicata la quota dei biglietti d'ingresso alla Valle" „ Via Atenea era deserta anche con le luminarie di Natale accese. L'associazione "Agrigento punto e a capo" ripropone - focalizzando l'attenzione sul fatto che non è soltanto un problema di luci di Natale - un video realizzato la vigilia di Natale di quattro anni addietro. Il Natale che non c'è, i commercianti: "Clienti e turisti fuggono altrove" "Alla 'luce' della situazione attuale, malgrado 4 anni fa le luminarie fossero già installate, in un confronto con l'attuale condizione, non mi pare che vi sia un grande differenza - scrive Mario Aversa dell'associazione 'Agrigento punto e a capo' - . Allora mi chiedo: è soltanto un problema di luci oppure manca qualcos'altro? Dove sono i mercatini per i quali era stato annunciato un bando qualche settimana fa? Spero tuttavia che, nei prossimi giorni, si realizzi qualche attrazione, qualcosa che spinga la gente ad uscire da casa non soltanto per recarsi la centro commerciale. Qualcosa, insomma, che dia il senso del Natale anche per le strade della città. Onestamente, va dato merito a qualche negoziante o al protagonismo civico di cittadini virtuosi i quali hanno fatto quanto potuto, ma non basta! Non è possibile che per poter respirare aria di festa dobbiamo ridurci a dipendere dai tempi dell'ente Parco! Non è percorribile l'idea di dovere continuare ad elemosinare le ritardate briciole!". Il "cuore" della città è senza luminarie, ci penserà il Parco "A tal proposito chiedo a Babbo Natale un miracolo: che entri nella testa dei 30 consiglieri comunali (uniti, almeno una volta, per giusta causa sotto un'unica bandiera: 'Per_Agrigento!'); della Giunta al completo, e con in testa il primo cittadino, di procedere in marcia verso la Regione, all'assessorato ai Beni culturali, per - incalza Mario Aversa - rivendicare il diritto dei cittadini di Agrigento ad avere quantomeno un ristoro economico annuo derivante dal prezzo del biglietto incassato dal Parco e pagato dai turisti che visitano la Valle, dei quali riceviamo soltanto la plastica della bottiglia d'acqua vuota, la carta del pacco di patatine o il metallo della lattina di CocaCola, ristoro a compensazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che in atto ricade sulle nostre tasche! Al Parco, i picciuli. A noi la munnizza!".(SA - USEF)

MARSALA (TP): LA STORIA RESITUISCE NUOVI TESORI

Porta Garibaldi, già Porta di Mare, è stata rimessa a nuovo con un progetto di pulizia e ristrutturazione, che ha messo a nudo le potenzialità di una struttura che potrebbe benissimo essere resa fruibile per il turismo, con grande guadagno per l’immagine dell’intera cittadina. Nel corso dei lavori a seguito una positiva idea lanciata dal vice presidente del Consiglio Comunale Arturo Galfano infatti, si è scoperta l’esistenza di un tunnel che porta in cima alla porta ad una terrazza dalla quale si può ammirare il bellissimo paesaggio del centro storico di Marsala. La storia della Porta Garibaldi è molto interessante e ricorda anche parecchie vicende storiche che hanno coinvolto la città e non solo. Costruita nel 1685 dal re Carlo II re di Spagna e della Sicilia, per potenziare la sicurezza della città, resta ancora oggi a guardia di Marsala per chi venisse dalla parte del mare. Dalla parte del mare, infatti, l’11 maggio del 1860, venne Garibaldi, da lì il nome della porta, con i suoi mille, che cambiarono la storia dell’intera Italia oltre che della Sicilia che fino ad allora faceva parte del regno delle due Sicilie. Il restauro del tunnel ora scoperto tra l’altro per caso, quindi, aumenta l’attrazione turistica della città e rappresenta per i marsalesi un ulteriore contributo stiruico che emerge dal passato che non finirà mai si sorprenderci e di regalarci nuovi ed importanti tesori storici che ci aiutano sempre più a capire chi siamo. (SA – USEF)

SIRACUSA, ADDIO CIRCOSCRIZIONI: DAL 2019 ARRIVANO LE MUNICIPALITÀ

 DA SIRACUSA NEWS - Addio circoscrizioni, benvenute municipalità. La Giunta, dando seguito all’atto di indirizzo formulato dal Consiglio comunale lo scorso settembre ha riorganizzato i propri uffici decentrati per garantire e ottimizzare gli uffici comunali. Palazzo Vermexio ha quindi lavorato ad un piano di accorpamento in base al numero di abitanti per singola zona, individuando 5 Municipalità che prenderanno presto il posto delle Circoscrizioni. Cinque come richiamo alla storica pentapoli e ai quartieri della città greca. Il piano prevede l’accorpamento tra Cassibile e le contrade del mare, tra Belvedere ed Epipoli, tra Ortigia e Santa Lucia, tra Akradina e Grottasanta ed infine tra Tiche e Neapolis. Così facendo l’ente potrà conseguire un risparmio economico anche grazie alla dismissione degli affitti di alcuni uffici in cui fino a poco tempo fa erano presenti le Circoscrizioni. Unica eccezione per Akradina e Grottasanta, che seppur accorpate, vista la grande popolosità, manterranno in piedi le due sedi di via Italia e via Grottasanta. Il provvedimento, nelle intenzioni dell’amministrazione, mira anche a un più razionale impiego del personale operante negli uffici, insieme con una maggiore offerta dei servizi comunali di prossimità (anagrafe e stato civile, vigilanza urbana, accesso ai servizi sociali, pubblica istruzione, servizi bibliotecari, rilascio autorizzazioni e concessioni suolo pubblico e passi carrabili) insieme con la realizzazione di sportelli relativi all’erogazione di servizi pubblici (acqua, rifiuti, salute). A coordinare il tutto sarà il Segretario di Municipalità, figura creata ad hoc e che avrà il compito di gestire le attività di tutti i servizi, in qualità di responsabile della struttura complessa e del mantenimento di adeguati livelli di servizio nei confronti dei cittadini. Infine ogni Municipalità avrà un presidio di agenti di Polizia Municipale in base all’estensione del territorio, del numero degli abitanti e dei plessi scolastici. di Giulio Perotti http://www.siracusanews.it/siracusa-addio-circoscrizioni-dal-2019-arrivano-le-municipalita/

MESSINA: INCONTRI DI APPROFONDIMENTO SUL FENOMENO MIGRATORIO

Si è concluso a Messina la manifestazione che va sotto il nome de “Il Grande Viaggio: il Molo e la Dogana tra passato e presente dalla grande emigrazione del primo ‘900 al fenomeno migratorio del XXI secolo”, un interessante serie di incontri, che sono serviti ad approndore l’esame e la conoscenza del grande fenomeno migratorio che da sempre ha interessato il nostro mondo e loe varie popolazioni che sono state spinte verso nuove destinazioni in cerca di una vita migliore. Nel primo incontro i partecipanti hanno affrontato il periodo che va dal 1897 al 1920. Un periodo caratterizzato dall’inizio del primo grande esodo degli italiani che in oltre quattro milioni si imbarcarono per destinazioni lontane e sconosciute: le Americhe, in cerca di lavoro. Messina, città marinara dal frequentatissimo porto, fu tra i porti protagonisti di questi grandi movimenti, che in seguito, per altre strade non più solo via mare, dopo la seconda guerra mondiale si sarebbero diretti verso i paesi dell’Europa del Nord, verso l’Australia e verso alcuni paesi dell’America Latina. Questo secondo incontro, invece, non poteva no affrontare il problema del momento, che vede un inarrestabile flusso di migranti che dai paesi del nord Africa si spostano verso l’Europa fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dagli stenti e dal terrorismo ancora vitale nei paesi delle cosidette primavere arabe. Messina, non essendo stata e non essendo tuttora estranea a questi flussi, ha inteso affrontare le vaste problematiche che essi hanno posto e pongono sia nei paesi di provenienza che in quelli di ospitalità. Ad orientare la riflessione il Professore Marcello Saija ideatore e curatore della mostra sull’emigrazione e direttore della Rete dei Musei dell’Emigrazione Siciliana. (SA – USEF)

TANTI VISITATORI ALLA MOSTRA MERCATO A RAGUSA SULLE ECCELLENZE AGROALIMENTARI E DELLA ZOOTECNIA IBLEA

Ha esordito venerdì, in una Piazza San Giovanni in clima natalizio, la mostra mercato sui prodotti d´eccellenza iblei. L’evento – organizzato nell’ambito del «Progetto integrato per il sostegno e la valorizzazione della zootecnia iblea e dei suoi prodotti di qualità», approvato all’interno del Piano Promozionale della Regione Siciliana 2018 – intende mettere in mostra i prodotti di maggior pregio della zootecnia e dell’agroalimentare ibleo. Logos – ente capofila del progetto – il Comune di Ragusa, il Consorzio Ragusano Dop e altri partners, daranno vita a una tre giorni basata sul gusto e sull’eccellenza del territorio, sfruttando il grande apprezzamento che i prodotti dell’enogastronomia ragusana hanno ottenuto sinora. La mostra mercato, dopo l´apprezzamento del pubblico di ieri, proseguirà oggi dalle 18 alle 22. Mentre per domenica, giorno 16, apertura prevista dalle 11 alle 24 per consentire ai visitatori del centro storico ragusano di godere dell’apoteosi del gusto e della genuinità dei tantissimi prodotti esposti. Presenti all´avvio della mostra di ieri anche l´assessore allo Sviluppo Economico Licitra e il sindaco di Ragusa Cassì. Quest´ultimo ha commentato così: "La mostra-mercato inaugurata ieri sera e aperta fino alle 24.00 di domenica non è un mercatino natalizio: è vetrina d’assaggi e occasione di acquisto delle eccellenze derivate dalla zootecnia e, in generale, dell´agroalimentare del nostro territorio, l’opportunità di portare a tavola i sapori che esprimono la nostra identità". Svariati sono stati gli eventi che hanno caratterizzato il Progetto Integrato che hanno visto le aziende iblee come protagoniste. Dal 1 al 9 dicembre sono state ben 8 le aziende che hanno partecipato alla kermesse milanese di Artigianato in Fiera e che hanno mostrato, venduto e fatto conoscere i prodotti locali e centinaia di migliaia di visitatori. Lo scorso 3 dicembre, inoltre, nei locali dell’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Ragusa si è tenuto un importante convegno con professionisti e studiosi del settore zootecnico per analizzare prospettive, criticità e sbocchi futuri del settore alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera. (da corrierediragusa.it – redazione) http://www.corrierediragusa.it/articoli/economia/ragusa/44699-mostra-mercato-a-ragusa-eccellenze-zootecnia-e-agroalimentare.html

LA VILLA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA DIVENTA PARCO ARCHEOLOGICO, ASSESSORE TUSA FIRMA DECRETO - IL PROVVEDIMENTO

Continua, secondo il cronoprogramma annunciato dal governo Musumeci, l’istituzione dei Parchi archeologici siciliani: l’assessore dei Beni culturali Sebastiano Tusa ha firmato il decreto che dà il via libera al Parco della Villa del Casale di Piazza Armerina. “L’istituzione dei Parchi archeologici – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – è tra le priorità del mio governo. Vogliamo adottare un modello virtuoso per la fruizione dei beni culturali nella nostra Isola, con strutture dotate di autonomia scientifica e di ricerca, organizzativa, amministrativa e finanziaria. I numeri ottenuti fino a oggi ci confermano la validità di questo percorso: una gestione snella e autonoma che rappresenta una formula moderna di godimento e tutela, con una costante crescita, sia in termini di qualità dei servizi che di richiamo turistico per un vasto territorio”. Dichiarata dall’Unesco, nel 1997, ‘Patrimonio dell’Umanità’, la Villa del Casale è un edificio abitativo tardo antico dell’età costantiniana del IV secolo dopo Cristo. ( da blogsicilia.it - Redazione) Read more at https://www.blogsicilia.it/enna/la-villa-del-casale-di-piazza-armerina-diventa-parco-archeologico-assessore-tusa-firma-decreto/464394/#0wi3mv8kEPCoj6Zm.99

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