ENNA: FESTEGGIAMENTI DELLO SVELAMENTO E BENEDIZIONE DELLA STATUA DI S. ELIA

Enna – Inizieranno domani, venerdì 4 maggio, alle ore 18:30, nella chiesa di San Tommaso, con una solenne celebrazione presieduta dal Vescovo della Diocesi, Mons. Rosario Gisana, i festeggiamenti dello svelamento e benedizione della statua di S. Elia il Giovane,

il Santo Ennese vissuto nel IX secolo. L’effige, commissionata nei mesi scorsi, si trova già ad Enna nella Chiesa del Carmine, dove esiste un grande quadro dipinto ad olio ispirato a un antico disegno affrescato che si trova presso il Duomo. Alle ore 17:30 arriverà, portata da Madre Stefania del Sacro Monastero Ortodosso calabrese di Seminara, la reliquia che, dopo l’accoglienza, sarà portata in processione – accompagnata dal canto della Coroncina inedita dedicata al Santo, composta da Francesco Gatto e musicata dal M° Lucio Giunta – nella vicina Chiesa del Carmelo dove si trova la Torre che porta il nome Santo, che funge da campanile. Da quel luogo, secondo la leggenda, il Nostro nell’anno 869 capeggiò la resistenza contro gli arabi invasori. Elia è una figura monastica, dalla spiritualità bizantina, che si adoperò per convertire alla religione cristiana genti dell’Oriente e dell’Occidente, irradiando nella mente e nel cuore di tutti la sua personalità santifica. Elia, battezzato con il nome di Giovanni, nato a Enna nell’829, viene catturato per ben due volte dai musulmani di Sicilia e portato a Tunisi. Liberatosi scopre la sua vocazione monastica e si trasferisce in Palestina. Decide di vivere nel monastero di Santa Caterina sul Sinai, dove rimane per alcuni anni. Dopo brevi soggiorni ad Alessandra d’Egitto, in Persia, ad Antiochia e quindi di nuovo in Nord Africa, s’imbarca alla volta di Palermo. Sosta a Taormina per poi trasferirsi in Calabria presso Palmi dove fonda il Monastero delle Auline che prenderà il suo nome. A causa delle incursioni saracene, da lui profetizzate, è costretto a fuggire a Patrasso, ma appena possibile ritorna sull’Aspromonte. Visita Roma come pellegrino, accolto da Papa Stefano V. Ritorna quindi in Calabria per poi ripartire per Costantinopoli ma durante il viaggio, preso da un malore, muore all’età di 75 anni a Salonicco il 17 agosto del 904. Travolto da avvenimenti storici di quel periodo, incluso il passaggio dagli Arabi ai Normanni, Elia di Enna rimane uno degli esempi più luminosi di santità. Oggi la sua figura, richiamata nella toponomastica siciliana e calabrese, rimane poco conosciuta, sebbene abbia avuto un’esistenza costellata di miracoli, guarigioni, profezie, sempre rivolta alla ricerca dell’affermazione del più originale spirito della tradizione cristiana antica, in quell’epoca travolta dall’invasione islamica fatta da conversioni fittizie e distruzioni di monasteri e centri religiosi. Enna è stata sede, nel 2016, di un convegno sulla figura e l’opera di frate Elia, venerato come santo dalla chiesa cattolica e dalla chiesa ortodossa, organizzato dall’Officina di Studi Medievali di Palermo. Tema dell’incontro fu la riscoperta della tradizione cristiana siciliana della Magna Grecia, una tradizione che è stata sottovalutata per molti secoli ma che tuttavia è riuscita a mantenere viva le sue profonde radici nel nostro territorio. “Enna, come molti altri centri della Sicilia, – fu detto in una delle relazioni del convegno – rimane testimone di un periodo nodale delle origini che continua a pulsare attraverso una sacralità di cui la tradizione bizantina si configura come uno scrigno”. Le giornate di studio focalizzarono l’attenzione sul “secolo d’oro” dell’agiografia bizantina siciliana e greca che vide uno straordinario rigoglio di monasteri e Santi. Al termine dei lavori al Duomo si celebrò il “Vespro di S. Elia” seguito dalla benedizione. Il convegno si avvalse del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Assessorato Regionale ai BB.CC. e del Comune di Enna. Collaborarono all’organizzazione il Comitato ennese della Società Dante Alighieri, il Centro Studi Federico II, la Casa d’Europa di Enna e l’Accademia Pergusea. Il 4 maggio, nella chiesa del Carmine, luogo che rifà alla casa del Santo, le due Chiese la cattolica e l’ Ortodossa Cristiana si riuniranno per svelare e benedire il simulacro di Sant’Elia. Sarà l’inizio di più ravvicinati incontri per rafforzare il cammino ecumenico tra le due Chiese. Nel calendario romano viene festeggiato il 17 agosto, giorno della sua morte. http://www.lagazzettaennese.it - Salvatore Presti

CINQUANT’ANNI DI MUSICA E TEATRO, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE, ARRIVA A ENNA PEPPE BARRA

Le mille e una resurrezione dell’animo partenopeo, questo è Peppe Barra. Attraverso le “possessioni” mimico-gestuali della sua maschera e alle qualità formidabili della sua voce, è sempre riuscito a coniugare la tradizione colta con quella popolare. Barra costituisce un esempio unico di memoria tra il barocco napoletano del cinque-seicento e la sua evoluzione moderna, sino alla contemporaneità della world music. Musica e teatro, in continua oscillazione tra tradizione e innovazione, sono incarnati con maestria da un artista straordinario che da sempre racconta la sua città, e che ora porta in Sicilia il suo “E Cammina Cammina”, un omaggio al suo cammino artistico iniziato cinquant’anni fa, che domenica 6 maggio alle ore 20.30 al Teatro Garibaldi di Enna per la stagione firmata da Mario Incudine e organizzata dal Comune in sinergia con l’Università Kore. Barra è autore, attore, cantante di lungo corso. Cresciuto nella migliore tradizione del teatro napoletano, ha diviso la scena per anni con sua madre Concetta, voce autorevole della cultura partenopea. Da lei e dal circolo dei veri ricercatori del patrimonio etnico del Meridione, ha appreso tecnica e sensibilità filologica, riuscendo poi – grazie al contatto diretto col pubblico – ad attualizzare i concetti del passato trovando nuove vie di comunicazione. Oggi l’attore-cantante partenopeo propone “E Cammina Cammina”, un concerto che è un arazzo iridescente e complesso, una tessitura di fili melodici ed emotivi che sanno parlare della memoria e del presente con grande naturalezza. http://www.lagazzettaennese.it

SIRACUSA, SI ALZA IL SIPARIO SULLE RAPPRESENTAZIONI CLASSICHE: DAL 10 MAGGIO IN SCENA “ERACLE”, “EDIPO A COLONO” E “I CAVALIERI”

(DA SIRACUSANEWS.IT) È tutto pronto per l’avvio del 54° Festival al Teatro greco di Siracusa. Eracle di Euripide per la regia di Emma Dante aprirà giovedì 10 maggio, alle 18,45, la stagione che segna la nascita di un vero e proprio Festival del teatro antico con due mesi di programmazione, sei produzioni, tra le quali due eventi unici e il ritorno della commedia “Le Rane” di Aristofane, e tre prestigiose conferenze nel cuore del parco archeologico della Neapolis. Il giorno dopo, venerdì 11 maggio, sempre alle 18,45, è in programma la prima di Edipo a Colono di Sofocle con la regia di Yannis Kokkos. La stagione 2018, incentrata sul tema “La scena del potere”, costituisce uno sforzo produttivo senza precedenti da parte della Fondazione Inda e si inserisce nel percorso di rilancio avviato negli ultimi due anni che ha permesso di raggiungere nel 2017 oltre 140 mila spettatori, quasi 40 mila dei quali studenti. L’Inda conferma anche quest’anno la traduzione simultanea in inglese degli spettacoli per dare modo anche ai turisti di poter assistere a un evento che richiamerà a Siracusa grandi nomi del teatro, dello spettacolo e della letteratura. Le due tragedie, Eracle ed Edipo a Colono si alterneranno dal 10 maggio al 24 giugno. Il 29 giugno è invece in programma il debutto della commedia “I Cavalieri” di Aristofane con la regia di Giampiero Solari e un cast costituito da Francesco Pannofino, Giovanni Esposito, Gigio Alberti, Alberto Catania, Roy Paci e Sergio Mancinelli. Nello spettacolo diretto da Emma Dante, il cast sarà composto da Mariagiulia Colace (Eracle) Serena Barone (Anfitrione), Naike Anna Silipo (Megara), Patricia Zanco (Lico), Carlotta Viscovo (Teseo), Francesca Laviosa (Iris), Arianna Pozzoli (Lyssa), Katia Mirabella (messaggero), Samuel Salamone (corifeo), Sena Lippi e Isabella Sciortino (figli di Eracle insieme a Pozzoli) oltre alle danzatrici Silvia Giuffrè, Sabrina Vicari e Mariella Celia e le due musiciste Serena Ganci e Marta Cannuscio. “In Eracle – ha spiegato Emma Dante. – mi interessa la fragilità, perché non è la forza né il potere a renderlo virile. È la sua anima e il suo coraggio a fare di lui un essere umano, non certo i suoi muscoli. È un semidio invincibile solitario e nevrotico, che all’apice della tragedia gira i tacchi ed esce di scena, non cerca il sacrificio della pena per i suoi delitti, ma fugge dal dolore seguendo il consiglio dell’amico del cuore. È umano Eracle”. Cast di altissimo rilievo anche per Edipo a Colono con Massimo De Francovich che sarà Edipo assieme a lui saranno in scena Sebastiano Lo Monaco (Teseo), Roberta Caronia (Antigone), Danilo Nigrelli (il messaggero), Stefano Santospago (Creonte), Eleonora De Luca (Ismene), Fabrizio Falco (Polinice), Sergio Mancinelli (lo straniero). Il coro dei vecchi è invece costituito dal corifeo Davide Sbrogiò e poi Massimo Cimaglia, Francesco Di Lorenzo, Lorenzo Falletti, Tatu La Vecchia, Eugenio Maria Santovito e Carlo Vitiello. Sia nelle due tragedie che nella commedia il coro sarà composto dagli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico. “È una tragedia – sono le parole di Kokkos – sulle frontiere materiali e metafisiche, sul mistero della libertà umana prima dell’onnipotenza degli dei, della responsabilità, della vecchiaia e della gestione politica della città, “Edipo a Colono” è anche un poema intimo, un viaggio mentale”. Dopo i due debutti al Teatro greco di Siracusa, sarà la volta del Festival internazionale del teatro classico dei giovani che prenderà il via sabato 12 maggio al Teatro di Akrai di Palazzolo Acreide. La rassegna fa segnare quest’anno numeri record con 103 istituti da tutta Italia e da Grecia, Francia, Spagna, Belgio, Georgia e Tunisia. Saranno oltre 2.300 gli studenti che si esibiranno a Palazzolo Acreide dal 12 maggio all’11 giugno e a loro si uniranno gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, sia della sezione “Fernando Balestra” sia della sezione “Giusto Monaco”. Il tradizionale cartellone del ciclo di rappresentazioni classiche resterà il cuore del Festival e sarà affiancato da due eventi speciali. Sarà un appuntamento unico e ricco di contenuti e suggestioni ‘Conversazione su Tiresia’ scritto e interpretato da Andrea Camilleri appositamente per l’INDA e per il teatro greco di Siracusa, con la regia di Roberto Andò che andrà in scena l’11 giugno. La stagione sarà poi completata dalla replica di ‘Palamede’ scritto e interpretato da Alessandro Baricco che vedrà tra i protagonisti l’attrice Valeria Solarino, in scena il 18 luglio. Per la prima volta nella storia, l’Inda riproporrà infine uno spettacolo di repertorio mettendo nuovamente in scena dal 12 al 15 luglio “Le Rane” di Aristofane con la regia di Giorgio Barberio Corsetti e Valentino Picone e Salvo Ficarra tra i protagonisti. Il fitto programma allestito dall’Inda prevede poi tre appuntamenti di grande prestigio all’Orecchio di Dionisio, nel parco archeologico della Neapolis: il 31 maggio alle 17,30, Massimo Cacciari con una lezione su “Il dolore che salva”, il 28 giugno alle 19 Luciano Canfora su “Un ventenne molto protetto: Aristofane contro Cleone” e il 16 luglio alle 19 Alessandro Baricco su “La giustizia e la forza. Tucidide, il dialogo tra Melii e Ateniesi”. Tra gli appuntamenti da non perdere, nel corso della stagione 2018 anche la mostra “Antica Mirabilia. Deus ex Machina e macchine sceniche al Teatro greco di Siracusa” che sarà allestita all’ex convento di San Francesco in Ortigia dal 28 maggio al 19 luglio e la rassegna l’Accademia incontra la città in programma dal 25 maggio al 22 giugno.

DOCENTI SCAMBIATI PER TIFOSI E PRESI A BOTTE: ARRESTATI 20 ULTRAS

Sono venti gli ultras del Catania raggiunti dall´ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Lamezia Terme nell´ambito dell´inchiesta ´Tifo selvaggio´ su indagini della Digos di Catanzaro e del capoluogo etneo. Uno di loro era stato fermato subito dopo l´aggressione dalla polizia in Calabria. Diciotto ultras sono stati arrestati a Catania e un altro dalla Digos di Enna. A tutti e venti è stato notificato il provvedimento di Daspo emesso dal Questore di Catanzaro. Secondo l´accusa dopo avere aggredito delle persone all´imbarcadero di Messina, mentre stavano andando a Matera con un bus per assistere alla partita del Catania, hanno inseguito un´auto sull´autostrada A2 scambiando gli occupanti per tifosi rivali del Siracusa. L´aggressione è avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Lamezia Terme dove le vittime sono state aggredite e rapinate. Prima di fuggire hanno danneggiato l´auto con mazze e incendiata la parte anteriore con un fumogeno. Le vittime dell´assalto in autostrada sono quattro docenti reggini che dovevano raggiungere l´Università della Calabria. Tra di loro anche un portatore di handicap. Il gruppo di ultras avrebbe scambiato i docenti per tifosi siracusani (forse a causa di una maglia bianco-celeste indossata da uno degli occupanti della vettura presa di mira), con cui esiste una forte rivalità, scatenando l´inseguimento e poi la violenza. Una volta bloccata la macchina dei docenti, i catanesi avrebbero iniziato le violenze, circondando l´auto fino a provocare un principio di incendio dopo avere buttato all´interno un fumogeno. Solo la reazione del poliziotto della Polfer avrebbe evitato il peggio. NATALE BRUNO - PALERMO REPUBBLICA

RAGUSA: APPROVATA CONVENZIONE PER METROPOLITANA

Ultimi dettagli prima della firma della convenzione tra Comune, RFI e Regione per la realizzazione della metropolitana di superficie. Il sindaco Federico Piccitto insieme ai funzionari dell’Ufficio tecnico ha incontrato a Roma Christian Colaneri, direttore commerciale e di esercizio di Rete Ferroviaria Italiana. L’incontro è servito ad apportare alcune modifiche tecniche alla convenzione che la Giunta dovrà approvare nei prossimi giorni. Tra queste la modifica di alcune fermate della metropolitana leggera che attraverserà la città. La giunta dal suo canto nell´ultima seduta ha approvato il progetto e lo schema di convenzione così come concordato in sede di riunione a Roma. (DA CORRIEREDIRAGUSA.IT - Duccio Gennaro)

UNA CULTURA CONDIVISA: IL PROGRAMMA DEL “MAGGIO DEI LIBRI”

La Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del programma delle attività “Una via per una Cultura condivisa”, manifestazione patrocinata dall’EAR Teatro di Messina e organizzata da un comitato di cittadini, associazioni e imprenditori nell’ambito della campagna nazionale “Il Maggio dei libri”. Presenti i vertici dell’Ente, il presidente Luciano Fiorino e il sovrintendente Egidio Bernava, l’assessore alla Cultura del Comune di Messina Federico Alagna, le ideatrici e promotrici dell’iniziativa Lucia Vento e Antonella De Fichy, i co-organizzatori Davide Liotta (Associazione ARB), Dina Caminiti (Associazione Eimi) e Rita Simone (Second Life e CEDAV), e Christian Mangano di Puli-Amo Messina. “Una via per una Cultura condivisa” nel corso delle quattro domeniche del mese di maggio (6, 13, 20, 27) animerà la via Laudamo, da mattino a sera, con un fitto programma di attività ludico-culturali per adulti e bambini: obiettivo la promozione della lettura e la cura del patrimonio comune. “Il Maggio dei libri”, manifestazione nata nel 2011 con l’intento di promuovere il valore sociale della lettura quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, è un’iniziativa promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. (da tempostretto.it) .