SCAMBIO DI POLTRONE TRA I SINDACI DI AVOLA E RAPALLO: CURIOSO ESPERIMENTO NORD-SUD Dal prossimo lunedì, Luca Cannata, sindaco di Avola, diventerà primo cittadino di Rapallo, in Liguria. E il sindaco ligure, Carlo Bagnasco, si metterà a capo del Comune siracusano. Ma solo per quattro giorni, in uno scambio di sindaci che ha già attirato la curiosità dei media nazionali. Ufficialmente, e per non violare alcuna norma, saranno i rispettivi vicesindaci a fare da reggenti. Ma Cannata e Bagnasco potranno confrontarsi su opere, infrastrutture e turismo per capire le differenze tra amministrare una città del nord e una del sud. Avola e Rapallo partono da una base comune: entrambe città di mare, con circa 30.000 abitanti e due sindaci giovani (38 anni Cannata, 40 Bagnasco). Cannata sarà accolto da varie associazioni, incontrerà dipendenti e politici del Comune e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Poi visiterà le realtà produttive locali. Bagnasco, invece, sarà accolto dalla Pro loco e dalla rete di imprese turistiche e visiterà Avola Antica, il centro e il teatro Garibaldi per finire con la cena a base di prodotti locali. Martedì accoglienza in Comune e poi visita al depuratore e al centro comunale di raccolta. E ancora sopralluogo al lungomare e al borgo, al museo dei sapori di Avola, e alle aziende della filiera della mandorla, dei limoni e del vino. Lo scambio terminerà giovedì quando in Anci nazionale i due sindaci si scambieranno le proprie impressioni. ( da siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
SIRACUSA. LE CIRCOSCRIZIONI NON VOGLIONO SPARIRE, CONSEGNATA UNA PROPOSTA A MUSUMECI: “PRESIDENTI MA SENZA GETTONE”
 
Le circoscrizioni non vogliono sparire. Ma non riescono a muoversi compatte. E così, mentre Cassibile e Belvedere vanno avanti per lo loro strada, battendo una pista simil-autonomista, gli altri sette quartieri hanno deciso di rivolgersi personalmente a Musumeci. L’incontro, molto rapido ma con tanto di consegna di documenti, è avvenuto una settimana fa, sfruttando la visita del presidente della Regione in città durante la festa di Santa Lucia. A lui hanno consegnato la loro richiesta di modifica della legge regionale del 2015 che cancella le circoscrizioni (presidente e consiglio di quartiere, non gli uffici) nelle città sotto i 250.000 abitanti. La proposta che parte da Siracusa è quella di mantenere la rappresentanza politica delle circoscrizioni, ma senza gettone di presenza. In sostanza, cariche a costo zero per tenere in vita quello che i sette presidenti definiscono “un raccordo tra il cittadino e l’amministrazione comunale”. Il presidente Musumeci ha ascoltato e poi portato con sè l’incartamento. Badando bene a non sbilanciarsi su di un tema che dovrebbe essere di competenza dell’Assemblea Regionale Siciliana. (da siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DIFFIDATO DAL PD
 
I consiglieri comunali del Partito Democratico Mario D’Asta e Mario Chiavola (foto), hanno deciso di diffidare il presidente del civico consesso Antonio Tringali, per "Il mancato rispetto - si legge nella nota del Pd - delle regole riferite alla necessità di accedere agli atti tese a consentire il migliore espletamento dell’attività istituzionale". «Negli ultimi mesi – sottolineano D’Asta e Chiavola – questa problematica, che pure già era presente in passato e rispetto alla quale più volte avevamo fatto sentire la nostra voce in privato ma anche in consiglio comunale , rivolgendoci a chi doveva essere garante delle nostre esigenze, si è particolarmente acuita. Ogni volta che facciamo richiesta d’accesso agli atti ci sono problemi in merito: o non ce li danno oppure gli stessi arrivano con notevole ritardo, dopo continue sollecitazioni, o non arrivano completamente, come accaduto ad esempio con la complicata questione del servizio sociopsicopedagogico. E le risposte che riceviamo sono in genere insufficienti. Una cosa è certa: il termine di cinque giorni contemplato dal regolamento viene violato regolarmente. Ci risulterebbe che il presidente del consiglio - proseguono D´Asta e Chiavola - abbia sollecitato gli uffici con una nota, ma evidentemente non basta. E comunque l´effetto finale è quello di non essere messi in grado di fare il nostro lavoro di controllori, impedendoci di potere espletare nella maniera più opportuna il nostro ruolo di consiglieri. Siamo pronti a rivolgerci al prefetto e all’assessore regionale agli enti locali perché troppe cose non vanno e non siamo più disposti a tollerare oltre. La mancanza di trasparenza - concludono i 2 consiglieri dem - è insopportabile" (da corrierediragusa.it - .Redazione )
 
PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO OBIETTIVI PRIMARI DELLA CITTÀ METROPOLITANA
 
Potenziare gli interventi attraverso la razionale organizzazione delle risorse, umane e finanziarie, per avviare un percorso di sviluppo del territorio. Queste le linee guida tracciate nel corso dell'incontro svoltosi nei giorni scorsi a Palazzo dei Leoni tra il Commissario straordinario Francesco Calanna, il Segretario generale Maria Angela Caponetti e i Dirigenti e delle Posizioni Organizzative dell'Ente. L'analisi del tavolo di lavoro si è focalizzata sulla Programmazione degli Obiettivi, sul Documento Unico di Programmazione (DUP), e sul Piano della Performance 2018, documenti che costituiscono la guida strategica ed operativa dell'ente e che individuano gli obiettivi e le scelte che caratterizzano il programma della Città Metropolitana di Messina. Il Commissario Calanna ha evidenziato che si tratta di atti che devono distribuire con la massima attenzione e razionalità le risorse umane e finanziarie a disposizione perché soltanto attraverso un'azione logica e sinergica si può dare avvio ad una politica attiva di sviluppo del territorio. In tal senso – spiegano da Palazzo dei Leoni - si procederà con un piano di rafforzamento amministrativo che assicurerà maggiore efficienza all'organizzazione della macchina amministrativa e costituirà il principale elemento per la gestione e l’attuazione dei programmi operativi di sviluppo. La pianificazione complessiva darà rilevanza a quattro settori fondamentali dell'attività amministrativa metropolitana: agricoltura, turismo, viabilità ed istruzione. L'azione nel settore agricolo dovrà puntare a principi di compatibilità, sostenibilità e salvaguardia della salute pubblica; nel settore turistico bisognerà agire su un'offerta di qualità ed esperienziale attraverso il coordinamento di tre aree individuate in base alle singole peculiarità territoriali: Eolie, Nebrodi e comprensorio di Taormina; nel settore della pubblica istruzione gli interventi dovranno essere mirati alla cura degli spazi in cui operano docenti, personale amministrativo e studenti, all'impiantistica, alla messa in sicurezza strutturale e sismica mentre la viabilità dovrà trovare un valido supporto di sviluppo attraverso la realizzazione dei progetti che ineriscono al Masterplan. Il Segretario generale Maria Angela Caponetti ha sottolineato l'esigenza di semplificare e digitalizzare le procedure amministrative affinché l'azione intrapresa diventi efficace e più vicina alle esigenze del cittadino e della società civile ed ha espresso l'esigenza di un coinvolgimento di tutti i soggetti dell'amministrazione attiva nella fase di predisposizione del Piano della Performance perché la buona amministrazione si contraddistingue per la capacità di saper programmare anche nelle difficoltà imposte dalle tempistiche attuali. (da tempostretto.it)
 
PARANÀ (ARGENTINA)-LEONFORTE, VENTISETTESIMO ANNIVERSARIO DEL GEMELLAGGIO: SGUARDO AL FUTURO
 
Distano circa undicimila kilometri in linea d’area le città di Paranà (Argentina) e Leonforte (Italia). Quando a Leonforte arriva il clima freddo a Paranà si impone il caldo. Sono città di distinti continenti a differenti latitudini, di diverse dimensioni demografiche e territoriali; eppure molti dei rispettivi cittadini sentono forte un legame di storie e sentimenti che si cercò di declinare nel 1991 quando i due sindaci pro tempore Mario Moine per Paranà e Giuseppe Bonanno per Leonforte siglarono un accordo di gemellaggio tra le città , con il reciproco impegno a generare rapporti ed iniziative culturali, sociali, economiche (in seguito si svilupperanno prevalentemente rapporti culturali). Senza alcun dubbio l’atto del gemellaggio intercettò, grazie a studiosi e cultori di entrambe le città, il cuore pulsante della italianità di Paranà come eredità vivente dei migranti di prima e seconda generazione che dalla lontana Sicilia si erano recati nel continente americano principalmente per obiettivi economici. Oggi, come scrive Laura Moro Rigoni nella prefazione del libro “Voci migranti” di Gabriella Barbera, <>. Quasi tutti i discendenti (migliaia ancora residenti in Paranà) si ritengono soddisfatti della loro condizione attuale: hanno buone posizioni economiche (seppure investiti come tanti altri dalle crisi economiche e finanziarie degli ultimi anni), ma soprattutto sono cittadini inseriti nel tessuto sociale e culturale che hanno anche contribuito a costruire nella città di Paranà. Questo ruolo positivo dei nostri connazionali, egregiamente rappresentati dalla Associazione Familias Sicilianas che si prodiga ininterrottamente a far da ponte tra le due città, riempie di orgoglio le istituzioni italiane e leonfortesi in particolare, le quali tengono ferma la volontà di continuare e anzi rafforzare un percorso di collaborazione per tenere viva la Carta di Paranà quale simbolo del riconoscimento perpetuo della italianità in terra di Argentina. L’Italia che è rimasta nel cuore dei primi migranti, oggi, è per molti discendenti figli della globalizzazione una narrazione felice o può essere qualcosa di più profondo, foriera di sviluppo culturale, sociale ed economico? Da ex vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Leonforte voglio auspicare che per il futuro si possa fornire occasioni maggiori di incontro e mi sento di lanciare un appello alle istituzioni delle rispettive città perché si impegnino ad avviare una progettualità condivisa con le associazioni culturali anche a distanza che possa produrre un grande evento a tappe in Argentina ed in Italia per il rilancio della Carta di Paranà in tutte le sue parti. http://www.lagazzettaennese.it
 
LAVORO E SVILUPPO, TAVOLA ROTONDA SU Z.E.S E PATTO PER CATANIA
 
Catania, dicembre 2017 – È auspicabile integrare la Zona Economica Speciale di prossima istituzione con il piano di infrastrutture nel territorio metropolitano previste dal Patto per Catania. A questo tema ha voluto dare un contributo la tavola rotonda dal titolo “Patto per il Sud ed economia del mare – Opportunità di sviluppo e coesione sociale, tra Zone Economiche Speciali e Patto per Catania”, organizzato dalla Cisl di Catania che si è tenuto nei giorni scorsi a Palazzo dei Chierici (piazza Duomo, Catania), alla quale è intervenuto Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. Ad introdurre i lavori Maurizio Attanasio, segretario generale Cisl Catania. Sono Intervenuti Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno; Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl; Enzo Bianco, Presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI; Francesco Basile, Rettore dell’Università di Catania; Piero Agen, Presidente della Camera di Commercio di Catania; Mimmo Milazzo; segretario generale Cisl Sicilia Modereratore Daniele Lo Porto, giornalista. «Abbiamo pensato ad avviare ampie iniziative – sottolinea Attanasio – che sappiano ispirare un responsabile coinvolgimento di tutte le parti socioeconomiche disponibili a costruire un fronte comune, che realizzi le condizioni affinché tale proposta si trasformi in un concreto strumento di sviluppo e di lavoro in un’area siciliana importante e strategica anche in chiave euromediterranea».http://www.lagazzettacatanese.it