E´ UFFICIALE: NON SI RICANDIDERÀ PER IL SECONDO MANDATO IL SINDACO DI RAGUSA PICCITTO, CHE HA DESIGNATO IL VICE IANNUCCI SUO SUCCESSORE Il sindaco di Ragusa Federico Piccitto non si ricandiderà per il secondo mandato alle amministrative di primavera: la sua eredità sarà raccolta dall’attuale vice sindaco e assessore Massimo Iannucci, suo amico e uomo di fiducia, nel segno di una continuità amministrativa e politica condivisa. I boatos degli scorsi giorni che volevano conclusa nel 2018 l’esperienza amministrativa del sindaco pentastellato, a suo tempo elogiato dal leader del movimento Beppe Grillo per il suo operato a Ragusa, hanno quindi ora trovato conferma per bocca del diretto interessato, il quale ha reso nota la sua decisione agli attivisti e ai consiglieri comunali, nell’ambito di un apposito incontro tenutosi nella sede del Movimento 5 stelle. Una sorta di passaggio del testimone anticipato tra Piccitto e Iannucci. La scelta del primo cittadino di non ricandidarsi sarebbe scaturita da motivi personali, pare da una esigenza di dedicarsi maggiormente alla sua vita privata, inevitabilmente ridimensionata in questi lunghi cinque anni da un’attività amministrativa che lo ha impegnato nel profondo. Ultimamente poi la situazione è diventata abbastanza complicata per Piccitto, con tutti i problemi interni alla maggioranza (nel frattempo diventata minoranza) in seno al consiglio comunale, con una opposizione sempre più incalzante. Per Iannucci, di contro, una sorta di investitura ufficiale anticipata, ma non troppo, in vista di una campagna elettorale che si annuncia rovente per il futuro di Ragusa, con una eredità pesante, alla luce di tutte le difficoltà, in primis quelle economico finanziarie, che impantana un po’ tutti gli enti. Federico Piccitto, professione ingegnere, dopo la laurea in ingegneria elettronica conseguita a Catania ha lavorato per 9 anni nel campo della progettazione di circuiti integrati e microchip come dipendente di multinazionali del settore. Tra i fondatori del meetup del Movimento 5 stelle di Ragusa, Piccitto si candidò alla carica di sindaco di Ragusa in occasione delle amministrative del 2013 e al primo turno raccolse 4.732 voti, pari al 15,64% delle preferenze. Fu poi eletto sindaco vincendo il ballottaggio, dopo aver ottenuto quasi il 70% delle preferenze e avendo la meglio sul candidato del centrosinistra Giovanni Cosentini. (da corrierediragusa.it - Antonio Di Raimondo)
 
DALL´ARIZONA A VITTORIA PER TROVARE LA MAMMA
 
Ha commosso migliaia di telespettatori la storia (purtroppo non del tutto a lieto fine, almeno per ora) di Vito Pisciotta (nato Buricelli), il 55enne siciliano di origini vittoriesi ma da anni trapiantato negli Usa, in Arizona. Del caso di Vito, adottato da una famiglia americana quando aveva 2 anni, e determinato a scoprire le sue vere origini, se n’è occupato per 2 puntate la trasmissione «Chi l’ha visto» di Rai 3. Vito è nato a Vittoria il 4 maggio 1962, ed è questo tutto ciò che sa con certezza. Troppo poco. Battezzato alla parrocchia sacra famiglia Cappuccini di Ragusa il 3 giugno 1962, Vito è stato in seguito affidato alle cure di un istituto per bambini abbandonati, sempre a Ragusa. Nel frattempo a New York c’era una coppia di origini italiane che desidera tanto un figlio. Così, all´età di 2 anni, Vito è partito per gli Usa. Sei anni dopo ha scoperto di essere stato adottato. Oggi fa l’assistente di volo e vive a Phoenix, in Arizona, ma nella sua vita c’è un grande vuoto da colmare, un desiderio per il quale ha chiesto l´aiuto di "Chi l´ha visto?": ritrovare la sua famiglia d´origine. Purtroppo, la ricerca della sua mamma è stata finora vana: Vito Pisciotta, nel corso del suo viaggio in Sicilia, alla scoperta delle proprie origini, è riuscito a trovare a Vittoria solo Adelaide Boscarino, l’anziana ostetrica che l´aveva fatto nascere. Purtroppo la signora, che ora ha 88 anni, non ricorda più nulla della nascita di Vito, a distanza di circa mezzo secolo e dopo aver aiutato a mettere al mondo oltre 2.000 neonati. Incredibile a scriversi, non si trova nessuna documentazione relativa al periodo trascorso a Vittoria da Vito, che nel frattempo ha pure presentato istanza al tribunale di Catania per chiedere alla madre biologica anonima di contattarlo. Non vi è peraltro nessuna certezza sul fatto che la donna sia ancora viva. Ma Vito, che conserva gelosamente ancora il corredino della sua infanzia, non perde la speranza, da buon siciliano verace. (da orrierediragusa.it - Cristiana Fede)
 
SIRACUSA, L’ASSESSORE MOSCUZZA BOCCIA LA PROPOSTA DEL M5S SUL NUOVO OSPEDALE: “IMPRATICABILE, DEMAGOGICA E CHIARA ESPRESSIONE DI INSIPIENZA”
 
“La proposta dell’on. Zito di costruire il nuovo ospedale di Siracusa su Punta Santa Panagia è da ritenere impraticabile, demagogica e chiara espressione di insipienza. L’area in questione risulta ubicata al margine del tessuto urbano e in una zona ad alto valore paesaggistico e archeologico: siamo all’interno delle mure dionigiane e sopra una balza rocciosa”. Ieri è intervenuto l’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo, oggi tocca invece all’assessore all’Urbanistica, Antonio Moscuzza, intervenire nel dibattito in corso sul nuovo ospedale dopo che il parlamentare regionale del M5S ha avanzato la proposta per una sede diversa del nosocomio cittadino. Moscuzza ribadisce quanto già espresso da Vinciullo: “Il regime normativo del piano paesaggistico lo classifica come livello di tutela tre, ovvero inedificabilità assoluta. Ricordiamoci che il livello di tutela tre è lo stesso che è posto nel golfo di Siracusa, nel parco della Neapolis e nel parco delle mure Dionigiane e un’eventuale variante urbanistica in questa realtà non competerebbe al consiglio comunale. Siamo di fronte a un caso simile alla Pillirina: consumo del suolo, area archeologica e paesaggistica, ambientalismo. Il Prg la identifica come area demaniale, per cui non è possibile consumare suolo con interventi edilizi di qualsiasi natura, e una variante urbanistica non sarebbe approvata senza il nulla osta della sovraintendenza”. (da siracusanews)
 
ENNA: MARTEDÌ PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL VOTO DI SCAMBIO POLITICO-MAFIOSO”
 
La presentazione del libro “Il voto di scambio politico-mafioso”, si terrà il giorno 19 dicembre p.v., alle ore 17:30 presso il Caffè letterario Al Kenisa, Enna – Via Roma 481 [1]. Saranno presenti il portavoce al Senato del M5S Mario Michele Giarrusso e la portavoce in consiglio comunale Cinzia Amato. Perchè lo Stato non vince la guerra contro la mafia? Siamo davvero in guerra con la mafia? Quale è la forza delle mafie? Queste le domande cui cerca di dare risposta il libro “Il voto di scambio politico-mafioso”, scritto da Mario Michele Giarrusso e Andrea Leccese, che sarà presentato martedì 19 dicembre al Caffè letterario “Al Kenisa”. Gli autori – componente della Commissione Antimafia l’uno e scrittore da sempre impegnato in questi temi l’altro – attraverso l’excursus della fattispecie del reato del voto di scambio politico-mafioso e la narrazione delle vicende che vi stanno dietro, affrontano un tema che si rileva sempre più attuale, alla luce delle recenti elezioni regionali siciliane, che hanno messo in evidenza l’incapacità dello Stato di porre fine a un fenomeno sempre più diffuso e subìto, ma anche in vista della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. http://www.lagazzettaennese.it
 
ARCHEOLOGIA RUPESTRE NEL TERRITORIO DI CASTIGLIONE DI SICILIA „
 
La produzione di vino nella Valle dell’Alcantara e ai piedi dell’Etna affonda le radici nella notte dei tempi. Di archeologia rupestre e di impianti di produzione vinicola nella Valle Alcantara si parlerà domenica 17 dicembre alle 17.30 a Castiglione di Sicilia (nei locali del Parco Fluviale dell’Alcantara) durante la conferenza dal titolo “Archeologia rupestre nel territorio di Castiglione di Sicilia” organizzata dalla Pro Loco Castiglione e tenuta dalla dottoressa Maria Teresa Magro, funzionaria della Sovrintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Catania e direttrice scientifica del Museo Archeologico Vagliasindi di Randazzo. "Abbiamo voluto - spiega la presidente della Pro Loco Cinzia Giannetto –affidare proprio a questo evento che parla degli esordi antichissimi della produzione del vino nella nostra Valle, l’avvio delle tante attività che intendiamo realizzare per la promozione del nostro borgo e di questo territorio che ha così tanto da offrire in termini di storia, cultura ed enogastronomia". Durante l’incontro, moderato dalla professoressa Maria Lilia Papa (Archeoclub Castiglione di Sicilia) e introdotto da Giuseppe Tizzone (Pro Loco), e con gli interventi del geologo Salvatore Patanè (presidente dell’Apa San Francesco) e dell’architetto Giuseppe Damino, la dottoressa Magro presenterà i risultati di uno studio di strutture produttive presenti nella valle. "Il vino dell'Etna – spiega Maria Teresa Magro - era conosciuto in età romana per l'ottima qualità della produzione ma è probabile che l'attività avvenisse già in periodo protostorico. Il rilevamento dei cosiddetti “palmenti” nella valle dell'Alcantara nei siti interessati alla presenza di sepolture scavate nella roccia potrebbe essere rilevante per fissarne la cronologia. Inoltre, le raffigurazioni legate al simposio presenti nei vasi di corredo tombale provenienti dagli scavi di Santa Anastasia di Randazzo e la numerosa presenza di vasi utilizzati nei banchetti, ben si adatta al discorso sulla produzione del vino e il suo utilizzo nella valle dell'Alcantara in età antica". (da cataniatoday.it)