Ci scusiamo se di tanto in tanto siamo costretti ad interrompere la normale cadenza dei pezzi che riguardano la Sicilia, ma a volte impegni di varia natura, scadenze che coinvolgono l’associazione, o impegni imprevisti, non ci consentono di andare avanti con il nostro tour virtuale.

Di questa discontinuità chiediamo scusa ai nostri lettori e ci affidiamo alla loro comprensione. Ripartiamo quindi da dove eravamo arrivati. Tornando indietro dal castello della Zisa, ci avviamo a visitare il Palazzo Reale o dei Normanni. Ci troviamo di fronte ad una imponente ed antichissima costruzione, che fu sede dei Re di Sicilia, ma anche sede imperiale quando vi fissarono la residenza Federico II e Corrado IV. Il Palazzo dei Normanni è la più antica sede reale d’Europa ed oggi ospita l’Assemblea Regionale Siciliana, oltre alle commissioni permanenti. Di raffinata bellezza le varie sale che sono utilizzate per i lavori e per eventi particolari. Per i lavori parlamentari, viene utilizzata Sala D’Ercole, dove si riunisce l’Assemblea Regionale, mentre i gruppi hanno la loro sede nella varie stanze utilizzate a tale scopo. Il secondo piano era anche il posto dove sono allocati gli appartamenti reali. Al primo piano si trova anche la Cappella Palatina. I lavori di costruzione cominciarono nel 1129 per volontà dei Ruggero II e fu completata nel 1143. Elevata da chiesa reale a parrocchia ed investita di concessioni e privilegi nonché di prerogative e possedimenti, in seguito confermati da Guglielmo I, Gusliemmo II d’Altavilla, Enrico VI, Fedefrico II di Svevia, da Manfredi di Sicilia, da Carlo D’Angiò e Federico III d’Aragona, da Martino il Giovane e Alfonso V d’Aragona. Da qualche tempo è visitabile anche l’appartamento reale, chiuso al pubblico nei giorni in cui vi sono i lavori d’Aula dell’Assamblea Regionale. Gli appartamenti reale sono allocati al secondo piano del palazzo, mentre a piano terra troviamo la sala duca di Montalto che si affaccia sul cortile Maqueda, dal quale si possono raggiungere i giardini reali. La Sala Montalto è oggi località dove si realizzano iniziative culturali, mostre, convegni ecc. Il palazzo dei Normanni, è anche un meraviglioso esempio di integrazione culturale, dove convivono architetture figlie di culture diverse, che riescono ad integrarsi senza creare discontinuità culturali poco gradite all’occhio del visitatore. Il Palazzo dei Normanni, sotto il dominio spagnolo fu anche la sede della Santa Inquisizione dal 1513 al 1553. Fu quello un periodo triste per il palazzo, che subì anche danni enormi tanto che, secondo una descrizione di Tommaso Fazello, era possibile dall’estero vedere anche la cappella palatina. Tornò agli antichi splendori dopo che finalmente i viceré spagnoli lo elessero a loro residenza, spostandosi dal Palazzo Steri, mentre la Santa Inquisizione si trasferiva al Castellammare. La gestione della visita del Palazzo dei Normanni, sempre più meta di crescenti flussi turistici è affidata alla Fondazione Federico II, che ha anche altre importanti funzioni. La Fondazione, istituita con la legge della Regione n. 44/1996 e riconosciuta tale con decreto del Presidente della Regione Siciliana del 1997, è presieduta dal presidente protempore dell’ARS ed ha diversi funzioni. Ad essa infatti è affidato il compito di organizzare iniziative finalizzate alla più ampia conoscenza del retaggio storico del Parlamento regionale e delle istituzioni giuridiche siciliane, dando una puntuale informazione sull'attività degli organi istituzionali della Regione, attraverso “la pubblicazione e diffusione di volumi, di riviste e notizie sull'autonomia e le sue istituzioni". Tra le sue finalità, troviamo anche “la promozione di iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio culturale della Sicilia e delle opere di artisti siciliani”. Dal 2004 alla Fondazione sono stati affidati anche i servizi turistici e culturali inerenti al Palazzo, come quelli di visite guidate ed altro. Il Palazzo dei Normanni, ha il suo ingresso principale su Piazza del Parlamento ed un ulteriore ingresso anche carrabile, da Piazza Indipendenza, dove si affaccia anche il Palazzo Orleans, sede del Presidente della Regione. Di inestimabile valore artistico ed architettonico sono i tre loggiati che si affacciano sul cortile Maqueda dal quale si accede al palazzo dalle due estremità dello stesso. Dalla estremità adiacente alla Sala Duca di Montalto, è possibile accedere allo scalone reale, che porta ai livelli superiori ed alla cappella Palatina. (Continua/10)

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