PALERMO CITTA’ DELLA CULTURA

Cultura ma anche integrazione nella città di Palermo, dove le iniziative continua a susseguirsi riscuotendo anche grande successo di partecipazione. E’ in corso il “PREMIO MIGRARTI 2018” che ha avuto inizio nella tre giorni che va dal 21 al 23 novembre, dove ai contieri culturali di la Zisa,

sono andati in scena i progetti di teatro, danza, e musica dei vincitori del premio, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Cultura e del Turismo (MiBACT) che ha coinvolto le comunità immigrate residenti stabilmente in Italia, dedicando particolare attenzione ai giovani di seconda generazione. Non v’è dubbio che un progetto così formulato, metta in evidenza la pluralità delle culture presenti in Italia, favorendo il confronto ed il dialogo e rilanciando una politica dell’integrazione. Il 23 novembre, è andato in scena “Volver” di Giuseppe Provinzano, a cura della “Compagnia dei Migranti Amunì”, presso lo Spazio Franco dei cantieri Culturali, dove si parla di storia di migrazione di vari paesi e di varie culture. Nello Spazio Tre Navate, invece è andato in scena “Non siamo Baobab” di Patrick Duquesne del Collectif Libertaria. Gli altri tre spettacoli finalisti, vanno in scena oggi 24 novembre, presso la sala Pirriera va in scena “Maqueda”, spettacolo dedicato alle figure femminili, a seguire “festa della cittadinanza universale” per finire con “Dimmi Ep (Extended Plahy) a cjura della compagnia teatrale “Anghiari”. I Vincitori scelti da una giuria di competenti, riceveranno il premio il 25 novembre presso l'Ecomuseo Mare Memoria Viva (ex deposito locomotive di Sant'Erasmo) nel corso di una cerimonia aperta al pubblico, dove saranno consegnati le opere dell'ebanista lampedusano Francesco Tuccio realizzate con i legni delle imbarcazioni di migranti approdate in Italia (SA-USEF)

CALTANISSETTA: FARE RIVIVERE IL CENTRO STORICO

Con questo ambizioso obiettivo, alcuni commercianti di Caltanissetta tra i quali Saro Serpente, Vincenzo Gruttadauria e Manuela Falcone, hanno avuto l’idea di allestire la casa di “Babbo Natale” nel vecchio chiosco di Corso Vitt. Emanuele, con l’inconriocio di Via Crispi, si sono rivolti ai dirigenti di confcommercio illustrando la loro idea. La confocommercio ha fatto propria l’idea, coinvolgendo gli studenti dell’Istituto d’Arte “F. Juvara” di San Cataldo per rendere accogliente l’ambiente che il comune ha messo a disposizione per un mese dandolo in comodato d’uso gratuito. Sarà cura dei commercianti della zona farsi carico delle spese necessarie per questa brillante iniziativa. L’idea viene portata avnti nel tentativi di rendere accogliente l’ambiente del centro storico, in modo da invogliare i cittadini a ritornare a passeggiare in una zona della città, che paradossalmente da quando è stata abbellita con isole pedonali ed arredo urbano, è stata snobbata dai cittadini e dai giovani che preferiscono altre zone della città. Si direbbe che gli operatori economici del centro storico, dove si ripetono crolli di case vecchie e dove le vie della vecchia Caltanissetta sono diserte, si siano messi al capezzale di una città morente nel tentativi di tenerla in vita. Tentativo nobile, certo, ma che non potrà andare lontano e raggiungere lo scopo prefisso se la politica non si rende conto che in queste città del centro dell’Isola occorre sviluppare infrastrutture ed investire sullo sviluppo per fermare la endemica emorragia di giovani e meno giovani che scappano dal deserto che è rimasto dopo la chiusure delle miniere. (SA-USEF)

CATANIA: RIPULIRE L’OASI DEL SIMETO

Con questo obiettivo diverse associazioni catanesi si sono date appuntamento il 25 novembre all’insegna di “Ripuliamo le spiagge e le dune della riserva naturale orientata Oasi del Simeto” nel contesto del progetto “SOS Natura” per liberare lo spazio della riserva dall’immondizia che la non curanza delle persone, oltre alle abbondanti piogge, hanno accumulato all’interno della riserva. Il senso civico delle associazioni quali “Orione, Uisp, Lega Ambiente, Siciliantiva Catania, Cepes, Handir, con l’appoggio della città di Catania, si sono attivate per restituire la naturale bellezza all’Oasi del Simeto. Questo importante polmone dove la natura si è sbizzarrita ad arricchirla di posti incantevoli, di laghetti, di boschi, di spiagge, di rara vegetazione dove alloggiano parecchie specie di volatili, periodicamente viene riportata alla sua antica bellezza ad opera di volontari che riparano agli obbrobri di villeggianti occasionali che non hanno rispetto per la natura e per l’ambiente. Già, perché assieme alla mirabile opera della natura che ha saputo crare quell’ambiente, si aggiunge l’opera dell’uomo che spesso è distruttrice, incurante di quello che lascia sul terreno dopo una gita. Sacchetti di plastica, bottiglie, residui di barbicu, bottiglie di vetro e immondizia di ogni tipo, che si aggiunge a quella che trascina la pioggia torrenziale di questo inverno piovoso, quali pezzi di legno e materiale di ogni genere proveniente anche da altre parti non pulite della città. Il lavoro di tanti volontari forse andrebbe apprezzato meglio non solo dalle autorità, ma anche dai singoli cittadini che prima di sporcare dovrebbero chiedersi chi e cosa danneggiano con la loro trascuratezza ed il disprezzo per la natura, per l’ambiente e principalmente di chi viene dopo di noi. (SA-USEF)

AGRIGENTO: FERMENTI NEL PD IN VISTA DEL CONGRESSO REGIONALE

Non c’è davvero pace in questo partito che ormai sembra avere fatto del rinvio di un serio confronto un’arma di direzione assoluta che essclude qualsiasi forma di dibattito e di confronti tra la base e nei circoli. E’ quanto sta avvenendo in Sicilia dove si pensa di rinviare i congressi provinciali e quelli di circoli a dopo il congresso regionale. Cosa davvero insolita ma che si ripete nel PD di oggi. A questa prospettiva si oppone la federazione di Agrigento, che giustamente vorrebbe che prima del congresso regionale si tenessero, come è giusto e logico, i congressi di circolo e quelli provinciali. Ma sembra che ormai qualsiasi forma di dabattito e di confronto non abita nell’attuale PD, dove tutto viene deciso da vertici che si atteggiano a proprietari di un partito che ha avuto una storia nella politica italiana e che oggi è completamente in ombra e si rifiuta di tornare tra gli iscritti, quelli che sono rimasti, per discutere e confrontarsi. Continuando di questo passo si arriverà anche ad eliminare la tessera ritenendola un orpello inutile, considerato che ormai il senso di appartenenza appartiene ad altri e non alberga nel PD. (SA-USEF)

ENNA: PROVE DI POLITICHE DELL’INTEGRAZIONE

Piglia sempre più piede in una società dove si fa di tutto per aggredire la presenza degli immigrati, una politica dell’integrazione che mira a prendere finalmente atto di una realtà e di organizzarsi per gestirla al meglio. Anche ad Enna, in questi ultimi giorni si stanno portando avanti interessanti prove di integrazione, nel contesto di un progetto di integrazione portato avanti dall’assessore alle Politiche sociali ed all’immigrazione della città di Enna e l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS). Il progetto prevede un interessante esperimento di accoglienza integrata che verrà portata avanti coinvolgendo venti giovani immigrati che per dieci mesi si occuperanno gratuitamente di attività di utilità sociale nel campo dell’assistenza, della manutenzione del verde o curando i quartieri della città, affiancati dai tutor dell’ANPAS che porteranno avanti il progetto di formazione di cui sono fruitori i venti giovani. Si direbbe che questo sia un esempio da seguire, per dare una forma nuova e più includente all’assistenza e per avviare un processo di integrazione per niente facile, ma he non può e non deve scoraggiare, se vogliamo finalmente esternare quei sentimenti di umanità e di accoglienza di cui il popolo siciliano è naturalmente dotato. (SA-USEF)

MESSINA: SPUNTA IL SELINUNTE JET DELLA BLUJET

Finalmente si prende in considerazione l’aumento della mobilità tra la sponda siciliana e quella calabra, con l’entrata in servizio del Dal 1 gennaio in servizio la nuova società Blujet, la speranza è che le corse possano aumentare ancora. Resta la ferita dei 72 lavoratori Liberty Lines Sabato, 24. Novembre 2018 - 11:37 politica MESSINA - Un aliscafo in più, in partenza da Messina alle 21 e da Villa alle 22. E inoltre, rimodulati gli orari delle corse in coincidenza con i quattro frecciargento (due in direzione nord e due in direzione sud) giornalieri. "Finalmente si parte sul serio - esclama con soddisfazione Michele Barresi, segretario generale della Uil trasporti di Messina -, è un primo ma significativo incremento delle corse giornaliere tra le due sponde dello Stretto che sollecitiamo da tempo. Sono solo due le corse in più che si aggiungono in questa fase ma la rimodulazione degli orari prevede anche utili coincidenze con tutti i treni Alta Velocità sulla sponda calabrese e finalmente anche con il treno Freccia Argento 8353 in arrivo alle 22 a Villa San Giovanni, i cui passeggeri troveranno, dopo anni di disagi, finalmente la continuità territoriale con il mezzo veloce della flotta pubblica. Positivo è anche l'aumento dell'arco temporale giornaliero del servizio che si estende dalle 6:20 alle 22:40, con l'introduzione di una nuova corsa in partenza da Messina alle ore 21 e non più alle 19:15 come previsto ad oggi". Per il sindacato "si deve fare certamente di più in termini quantitativi per incrementare l'offerta ma è già un primo passo in avanti verso una migliore e più efficiente mobilità nello Stretto a cui auspichiamo si darà una accelerazione definitiva quando andrà a regime la futura società Blujet che rileverà il servizio dal prossimo 1 gennaio. L'arrivo della nuova nave Trinacria nella flotta Rfi Bluferries ed il rilancio progressivo del servizio di traghettamento veloce con la nascita di Blujet rappresentano dal Gruppo Fs finalmente segnali positivi per utenza e livelli occupazionali di personale marittimo e dell'indotto messinese, di certo in controtendenza con l'inesorabile dismissione negli anni di numerose attività". Infine si attendono buone nuove, che ancora oggi non ci sono, per "la problematica occupazionale dei 72 lavoratori della società privata Liberty Lines - conclude il sindacato - legata al servizio gemello di traghettamento da Messina a Reggio Calabria, per il quale rinnoviamo al Ministero la richiesta di interventi e soluzioni urgenti prima che scattino i licenziamenti definitivi delle maestranze". (da tempostretto.it)

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