ALLUVIONE. SCATTANO 61 DENUNZIE PER TRUFFA. SECONDO LE ACCUSE AVREBBERO PERCEPITO I CONTRIBUTI DA PARTE DELLO STATO PER LE ABITAZIONI DANNEGGIATE, MA CONTINUAVANO AD ABITARLE MESSINA 

Al danno anche la beffa. A quattro anni di distanza dall’alluvione di Scaletta Zanclea, Itala e Giampilieri ecco arrivare 61 denunzie nei confronti di alcuni residenti. Sono accusati di falso e truffa ai danni dello Stato

 - secondo quanto riferito da gazzettajonica.it - perché avrebbero incassato i contributi erogati per le abitazioni danneggiate dall’alluvione, ma in realtà non si sarebbero mai spostati dalle rispettive abitazioni. Da qui la denunzia per truffa. Le indagini sono state condotte dai carabinieri effettuando controlli incrociati sulle utenze domestiche. I consumi di acqua, luce e gas secondo l’accusa sarebbero andati regolarmente avanti nonostante le abitazioni non fossero abitate (fonte: messinaoggi)

BROLO. GERMANÀ SI INCATENA DAVANTI AL COMUNE

“Brolo in catene. Spezziamole”. Con questo slogan sulla t-shirt, l’onorevole Nino Germanà protesta sull'incertezza del futuro del paese MESSINA | “Brolo in catene. Spezziamole”. Con questo slogan sulla t-shirt, l’onorevole Nino Germanà si è incatenato al palazzo comunale di Brolo. “Così come è in catene la nostra Brolo ormai da tempo. – commenta il deputato regionale – Catene che devono essere i cittadini a spezzare, rispondendo come si conviene alla richiesta di voto che esprimeranno i vari candidati in continuità con la precedente amministrazione. L'onorevole del Nuovo CentroDestra precisa che oggi non è né deputato né onorevole, ma solo Nino Germanà, un cittadino, un brolese “incazzato". Germanà chiarisce le ragioni della sua azione eclatante: “Si avvicina la data delle prossime amministrative, ma ancora non sappiamo con certezza quale sarà il futuro di questo nostro paese. Non siamo a conoscenza dell’effettiva situazione che erediterà la prossima giunta e che condizione dovrà gestire il consiglio comunale”. “Tra i nomi annoverati nelle liste ci sono quelli di uomini e donne che hanno già dimostrato di avere il carisma e la tenacia per difendere il nostro territorio senza timori o remore; è vero anche che però di molti non si può dire lo stesso: in tanti non hanno ancora potuto dimostrare capacità o inettitudini eventuali e, peggio ancora, tra i nomi dei candidati, anche tanti parenti o amici di chi questa condizione l'ha concretamente determinata” tuona ancora Germanà. Il deputato, tutt'ora impegnato in questo sit in contestativo, ha incontrato giornalisti e cittadini che gli hanno manifestato solidarietà e appoggio. “Questo fatto è frutto di diciassette anni di vicende per le quali è chiaro che ci siano delle responsabilità politiche e giuridiche. Quello che è sotto gli occhi di tutti è il prodotto della mala gestione che risponde a due nomi su principalmente: Laccoto e Messina” conclude aspramente l’onorevole, che ha anche ricevuto solidarietà e appoggio da parte dell’onorevole Vincenzo Garofalo. A sostegno dell'azione di Germanà è arrivato anche il parere dei consiglieri comunali di Messina Daniela Faranda e Nicola Crisafi (fonte: messinaoggi)

LA BARRILE: "PERSONALE COMUNALE CARENTE" - LA PRESIDENTE DEL CIVICO CONSESSO SCRIVE AL SINDACO CIRCA LA SITUAZIONE DEL PERSONALE IMPIEGATO NEGLI UFFICI E NEI DIPARTIMENTI

MESSINA | Presa di posizione della presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, che in una nota mandata al sindaco Renato Accorinti e all’assessore all’urbanistica Sergio De Cola, analizza la situazione della ripartizione del personale comunale. La presidente del civico consesso lancia un allarme circa la situazione nella sua generalità: “Mi corre l'obbligo precisare alcuni aspetti della problematica – scrive Emilia Barrile - anche per dare un contributo alle possibili soluzioni che riguardano una più razionale distribuzione delle risorse umane attualmente a disposizione dell'Ente. Il personale in forza ai Gruppi Consiliari, agli Assessorati, a questa Presidenza. all'Ufficio Gabinetto e di supporto al Segretario Generale – sottolinea la Barrile - non comporta di per sé un forte squilibrio nel funzionamento della macchina amministrativa e nella conseguenziale offerta di servizi alla cittadinanza. Esiste di contro in alcuni dipartimenti un numero di dipendenti che risulta essere superiore alle reali esigenze di funzionamento”. Scendendo nel particolare la Barrile esprime la sua preoccupazione sul dipartimento per le politiche della casa e non solo: “Infatti i dipartimenti politiche della casa, tributi, edilizia privata, politiche del territorio sono quelli che hanno bisogno di più personale, per svolgere l'enorme mole di lavoro a cui sono chiamati anche per garantire entrate erariali all'Ente in un momento di forte criticità economica, mentre gli altri dipartimenti hanno un'evidente eccedenza di personale, che in termini numerici potrebbero, chi più chi meno, rinforzare i settori in forte difficoltà. Pertanto – continua la Barrile- anche la creazione, da ultimo di nuovi gruppi politici, e lo spostamento di qualche unità, è ininfluente, se l'Amministrazione mette in pratica un'attenta analisi dell'organico di quei dipartimenti che da anni godono, perché non attentamente monitorati, di surplus di personale". (fonte: messinaoggi)