PACE DEL MELA: LA SOLIDARIETA’ DELLA POPOLAZIONE

Angela Bianchetti, 60 anni, presidente del Comitato per la vita che da anni si batte contro la realizzazione di un nuovo elettrodotto Terna a Pace del Mela (Me) e per lo spostamento di quello esistente, è stata vittima di un atto intimidatorio. Eletta ieri consigliere comunale di minoranza con la lista ‘Insieme si puo”, stamani ha trovato una busta gialla sulla sua auto, contenente delle cartucce di fucile.

“Non ho mai ricevuto minacce – ha detto Bianchetti – continuerò la mia attività contro la realizzazione dell’elettrodotto e anche in Consiglio comunale mi batterò per far rispettare la legalità. Nessuno mi può intimidire o fermare, chiedo allo stato e alle istituzioni di valutare questo grave atto, non per me, ma nell’interesse esclusivo di quanti ci hanno messo la faccia e il cuore per il cambiamento”. “Il mio ultimo appello – prosegue Bianchetti – va alla mia famiglia, che ringrazio infinitamente ogni giorno: perdonino la mia tenacia e le mie convinzioni e per aver messo in pericolo la loro stessa vita e la loro tranquillità”. All’inizio della campagna elettorale, al candidato sindaco, Pasquale Andaloro, era stata danneggiata l’auto. “E’ chiaro, ormai, che vi è un’azione di forze occulte che vogliono isolare quanti hanno il coraggio di dire la verità”, ha concluso Bianchetti. (ANSA)

AMMINISTRATIVE: MESSINA, SORPRESE DAI VERBALI ELETTORALI? COMINCIATE LE OPERAZIONI DI VERIFICA DEI VOTI DA PARTE DELL’UFFICIO CENTRALE PRESIEDUTO DAL MAGISTRATO BONFIGLIO

A due giorni dalla chiusura delle urne, anche quella che sembrava essere l’unica certezza, il ballottaggio tra Felice Calabrò e Renato Accorinti, rischia di non essere più tale. Ieri mattina, infatti, sono iniziate nell’aula consiliare di Palazzo Zanca le operazioni elettorali dell’Ufficio centrale, presieduto del magistrato Giuseppe Bonfiglio. L’ufficio centrale sta passando al setaccio tutti i verbali delle sezioni e solo dopo la verifica dei voti, procederà alla comunicazione ufficiale sul risultato per i candidati sindaco. Ieri si è fermato a 125 sezioni e riprenderà questa mattina. Ma già a metà percorso sono emerse diverse incongruenze rispetto ai risultati fin qui resi noti, voti in più, voti in meno, più voti che votanti addirittura. E sono stati riconvocati i presidenti di sette sezioni, la 20 (Mili), la 40 (Cep), la 47 (Santa Lucia sopra Contesse), la 73 (Principe di Piemonte), la 86 (Collereale), la 103 (Tommaseo) e la 121 (Gravitelli). In aula, seduti tra i banchi, rappresentanti degli entourage di Calabrò (Patrizio Marino e Piero Cami) e di Accorinti (Alfredo Crupi). Perché a questo punto tutti i riflettori sono accesi sul duello che potrebbe clamorosamente saltare. Solo 46 voti, secondo i primi dati, hanno diviso Calabrò dalla vittoria al primo turno. Ma se, come già emerso da qualche verbale, i voti di Calabrò dovessero aumentare al punto di superare la fatidica quota del 50 per cento più uno (addirittura si parla di una sezione in cui a Calabrò, in prima battuta, erano state assegnate 250 preferenze in meno di quante in realtà ottenute), il candidato del centrosinistra potrebbe ritrovarsi sindaco a conclusione dei lavori dell’Ufficio centrale. Che oggi tornerà a riunirsi e potrebbe anche chiudere le operazioni. Le sorprese sono dietro l’angolo. Perché tutto può succedere. (fonte: stampalibera.it)

CULTURA IN LUTTO – L’INEDITO. L’ULTIMA INTERVISTA A MASSIMO MOLLICA:

La mia lunga amicizia e collaborazione con Camilleri, il “coloratore di parole” di Sergio Di Giacomo Ci mancherà Massimo Mollica, scomparso ieri a 84 anni (i funerali si tengono oggi a Messina S. Nicolò alle 16), ci mancherà per la sua umile generosità e per sua magnifica arte scenica, il suo volto espressivo e la sua passione per il teatro: fino all’ultimo ci parlava di letteratura, degli amati Pirandello e Verga, della Sicilia come terra unica, dell’amata lingua siciliana che considerava la vera lingua italiana, della Messina che diceva che era la più bella città di provincia d’Italia, del teatro come luogo della sua vita. Questo è il suo ritratto, pieno di aspetti ancora inediti, che mi ha lasciato frequentandolo in questi ultimi anni e mesi nella sua casa di via Risorgimento e nel bar di via dei Mille, partendo dai suoi ricordi con Camilleri, il cui sodalizio e amicizia sono ancora poco noti: dietro il successo dell’autore di Montalbano c’è anche il rapporto con il nostro grande Massimo, che a Messina ha creato tanti teatri, che ha portato il nome della città con orgoglio in tutti i teatri italiani. Grazie di tutto Massimo. (fonte: stampalibera.it - SERGIO DI GIACOMO)