L'inchiesta riguarda un giro di usura ed estorsione ai danni di un imprenditore cittadino Con tre richieste di condanna si è conclusa stamani la requisitoria del PM Vito Di Giorgio

 nel processo per uno dei due tronconi dell’operazione Nikita. L’inchiesta del Reparto operativo dei carabinieri riguarda un giro di usura realizzato ai danni dell'imprenditore Domenico Bertuccelli, titolare della Coniber srl. L'imprenditore, fallita nel 2004 la sua azienda, decise di raccontare ai Carabinieri l’intera storia. L’operatore economico sarebbe stato costretto a pagare anche interessi del 240%. Rivelò anche che fu costretto a spacciare droga per fronteggiare i debiti derivanti dagli interessi usurai. E per questo Bertuccelli fu anche arrestato. Tuttavia fu proprio grazie alle sue dichiarazioni che i Militari dell’Arma il 29 marzo del 2007 arrestarono 23 persone. Oggi, nel troncone che si sta celebrando davanti alla seconda sezione del tribunale, sono comparse tre imputati che hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato e che rispondono di usura ed estorsione. Il PM Di Giorgio ha chiesto la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per Fabio Tortorella, a 5 anni per Santi Ferrante ed a 4 anni ed otto mesi di reclusione per Natale Selvaggio. Il processo riprenderà il 4 novembre con le repliche degli avvocati difensori, prima che i giudici entrino in camera di consiglio. Secondo l’accusa era Antonino Barbera, dal carcere di Gazzi, ad impartire gli ordini al suo gruppo criminale per gestire usura e droga. (fonte tempo stretto)