Il sostituto della DDA Fabio D’Anna ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini a 14 dei 16 indagati dell’operazione Easy Credit. Il 10 maggio scorso cinque persone furono

 arrestate dalla Polizia per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe mentre altre 11, fra le quali alcuni commercialisti, furono indagate a piede libero. Dall’inchiesta ora escono Santo Santoro, 57 anni e Giuseppe Annone di 25 di Messina che hanno chiesto il patteggiamento. Secondo l’accusa Giuseppe Santoro, ritenuto la mente del gruppo, aveva creato un’organizzazione che truffava finanziarie ed istituti di credito. A smascherarli gli investigatori della Squadra Mobile di Messina e Vicenza e del Commissariato di Taormina. Fra gli arrestati anche un vicedirettore di banca Carmelo Grasso, 51 anni che, secondo la Polizia, fungeva da consulente e consigliava i complici sulle pratiche da istruire per ottenere i mutui. Il sistema con cui l’organizzazione si procurava i finanziamenti erano molto semplici. Un prestanome si presentava in uno sportello bancario o presso una finanziaria per chiedere un prestito esibendo modelli di cud o cedole stipendiali false. Pagate le prime rate però il cliente si dileguava. Più o meno lo stesso sistema veniva adottato con le concessionarie d’auto. L’organizzazione otteneva il finanziamento e una volta acquistata l’autovettura l’acquirente spariva. Almeno tre i casi di truffe accertati dalla Polizia, per un totale di 500.000 euro (fonte tempo stretto)